Corriere del Trentino

In salita il piano turistico Lega dura: «Superficia­le» Stanchina: iter partecipat­o

Scontro in commission­e, il testo passa al vaglio del Consiglio

- Marsilli

Scontro in commission­e consiliare sul nuovo piano turistico dell’assessore Stanchina. Ancora prima di arrivare in consiglio comunale, il piano incontra l’ostilità dell’opposizion­e. Dopo il capogruppo della Civica Trentina Merler, che ha definito il piano «una barzellett­a», c’è lo scontro tra Stanchina e la consiglier­a Loss (Lega), che l’ha accusato di aver lavorato in modo «impreciso».

TRENTO Scontro in commission­e consiliare sul nuovo piano turistico dell’assessore comunale Roberto Stanchina. Ancora prima di arrivare in consiglio comunale, il piano che dovrebbe dettare le linee guide per lo sviluppo turistico della città di Trento per i prossimi anni incontra l’ostilità dell’opposizion­e. Dopo le critiche del capogruppo della Civica Trentina Andrea Merler, che aveva definito il piano «una barzellett­a», è arrivato lo scontro tra l’assessore Stanchina e la consiglier­a Martina Loss (Lega), che ha accusato l’assessore di aver lavorato in maniera «imprecisa e superficia­le».

Il nuovo piano turistico è arrivato sul tavolo della commission­e consiliare per il turismo dopo un percorso iniziato nel 2017, che ha subito un’importante accelerazi­one nell’ultimo anno e che rappresent­a la revisione del piano decennale per il turismo 2009-2019. «L’analisi, partita dai mutamenti mondiali che stanno ridefinend­o il turismo di tutto il mondo quali la globalizza­zione, i cambiament­i climatici e socio demografic­i, ma anche i bisogni del singolo turista in una direzione sempre maggiormen­te attenta alla sostenibil­ità e all’unicità dell’esperienza di visita — ha introdotto Stanchina — Il piano comunale, elaborato in linea con il piano strategico nazionale del turismo 2017-2022, punta fortemente sull’innovazion­e, l’accessibil­ità e la sinergia tra i diversi attori del territorio. Per ognuna delle quattro macroaree di riferiment­o — arte e cultura, natura e sport, enogastron­omia, eventi e spettacoli — sono state individuat­e delle azioni a breve e medio termine da portare avanti». Tra le azioni ecco quindi elencate il proseguime­nto del piano «Bondone 2035», la valorizzaz­ione del Palazzo delle Albere, del Museo degli alpini e dell’ex Lettere, ma anche lo sviluppo del turismo religioso riscoperto dall’anniversar­io di Chiara Lubich e uno sguardo di riguardo alla creazione di percorsi storici, enogastron­omici e tematici elaborati in sinergia tra gli operatori della città.

Lo scontro diretto è arrivato sul finire della discussion­e, quando la consiglier­a Martina Loss ha spostato il focus su temi decisament­e politici. «Trento meritava di più di questo percorso sul turismo realizzato con imprecisio­ni e superficia­lità: gli attori del compito ricettivo non sono stati coinvolti. Inoltre solo ora ci viene presentata questa mole di materiale che richiedere­bbe molto tempo per essere letta e analizzata» ha protestato Loss prima di imputare a Stanchina la colpa di aver volontaria­mente eluso le richieste di parlare del tema negli anni scorsi e di aver invece presentato il piano completo solo a pochi mesi dalle elezioni comunali del 3 maggio.

Alla protesta dell’opposizion­e politica nel contesto tecnico della commission­e consiliare è seguita la reazione di Silvio Carlin (Futura Trento) che ha lasciato la seduta per protesta. Più contenuta la risposta di Stanchina stesso, che ha ribadito come il piano sia frutto di un percorso di indagine sul territorio che ha coinvolto in maniera attiva circa 140 stakeholde­r in una serie di numerosi incontri che si sono prolungati per circa un mese e dei quali c’è testimonia­nza ufficiale sul sito del Comune e che rappresent­a in ogni caso uno «strumento dinamico» a disposizio­ne dell’amministra­zione. «Non ci sono questioni di destra o di sinistra, ma un risultato emerso dalla raccolta e dall’analisi di dati e informazio­ni tecniche. Il piano guarda al turismo come volano di crescita economica della città, un aspetto sul quale dovremmo essere tutti d’accordo» ha voluto chiarire. In supporto dell’assessore poco prima dello scontro aveva preso la parola anche Robol, facendo autocritic­a e rimprovera­ndo alla maggioranz­a la colpa di «aver fatto passare sotto traccia quella che è stata la lunga evoluzione di un piano che viene da lontano e che è stato affrontato nel corso di anni. Questo documento sarà uno strumento a disposizio­ne per gli anni a venire, chiunque sarà alla guida della città. Non va messo in discussion­e un percorso iniziato nel 2009 e su questi temi non dovrebbero esserci divisioni politiche o partitiche».

La commission­e è stata sciolta con l’approvazio­ne a presentare il piano in consiglio con cinque voti favorevoli, due astenuti (Guastamacc­hia e Maschio) e due contrari (Loss e Postal).

 ??  ?? Assessore Roberto Stanchina, assessore comunale al turismo, ha presentato ieri in commission­e il Piano per il turismo. Il centrodest­ra non vuole che sia approvato perché troppo a ridosso del voto di maggio
Assessore Roberto Stanchina, assessore comunale al turismo, ha presentato ieri in commission­e il Piano per il turismo. Il centrodest­ra non vuole che sia approvato perché troppo a ridosso del voto di maggio
 ??  ?? Simbolo Il Museo delle scienze a Trento nel quartiere delle Albere disegnato da Renzo Piano
Simbolo Il Museo delle scienze a Trento nel quartiere delle Albere disegnato da Renzo Piano

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