«Regione e giustizia, subito una road map o meglio rinunciare»
TRENTO «La delega della giustizia dallo Stato alla Regione mostra oggi una verità inconfutabile: gli organici e le condizioni materiali di lavoro del personale amministrativo sono sensibilmente peggiorati nel corso di questi tre anni, come anche la manutenzione degli edifici giudiziari e i servizi offerti sul territorio. Pur volendo riconoscere che il problema della carenza di personale c’era anche con lo Stato, non si può non convenire come la Regione abbia peccato di impreparazione e intempestività nell’affrontare il tema». Luigi Diaspro, segretario generale della Cgil-funzione pubblica, interviene sulla polemica sollevata dall’Anm durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario. Ricorda che la Cgil espresse a suo tempo forti criticità sulla delega, ma che poi si era impegnata nelle fasi attuative «a tutela dei servizi e degli interessi delle lavoratrici e dei lavoratori». «Al punto in cui siamo, e sempre che non sia troppo tardi, parrebbe necessario condividere urgentemente una road map con carattere emergenziale sui vari temi — afferma Diaspro —, da quello assunzionale alle condizioni di lavoro degli addetti superstiti. A patto però di un serio coinvolgimento di tutti i soggetti interessati — Stato, Regione, magistrati, sindacati —, altrimenti è il caso di fare un passo indietro».