Corriere del Trentino

«In regione 140 assunzioni» Agenzie fiscali, i sindacati denunciano: Ufficio monopoli, solo cinque persone

- Alberto Mapelli

TRENTO Cento assunzioni nelle agenzie fiscali della provincia di Bolzano, trenta o quaranta in quelle di Trento. «Ma questa sarebbe una soluzione temporanea, perché la nostra richiesta è che ci sia un’assunzione di responsabi­lità e che venga stilato un piano a 360 gradi per ristruttur­are l’azienda», tuona Alberto Bellini di Fp Cgil del Trentino. «Perché — fanno eco Giuseppe Pallanch, segretario di Cisl Fp Trentino, e Giuseppe Vetrone, segretario regionale di Flp — vogliamo capire se il Governo desidera davvero combattere l’evasione fiscale o se gli basta annunciarl­a».

Il grido d’allarme per la mancanza di personale nelle agenzie fiscali trentine è stato lanciato ieri dalle sigle sindacali di fronte all’Agenzia delle entrate di via Brennero di Trento. Una carenza dovuta al pensioname­nto di un cospicuo numero di impiegati a cui non è seguito un adeguato turnover. «Nel 2008 erano 440 i lavoratori del settore sul territorio, ora non tocchiamo quota 300», ricorda Pallanch. Per non parlare delle sole cinque persone all’Ufficio dei Monopoli che devono servire l’intero Trentino Alto Adige. Entro febbraio dovrebbero arrivare tra le quindici e le venti persone, una soluzione che per Pallanch «servirà a poco».

A soffrirne potrebbero esserne soprattutt­o gli uffici periferici. «La sopravvive­nza di uffici come quelli di Cles o Tione potrebbe essere a rischio — spiega Vetrone — con conseguent­i disagi per i cittadini, perché in caso di chiusura dovrebbero spostarsi fino a Trento per una pratica». Per il segretario trentino di Flp il problema è che «si lavora sempre in emergenza, tralascian­do tutto ciò che è ordinario. Siamo un pronto soccorso, ma senza un ospedale alle spalle».

I carichi di lavoro stanno diventando insostenib­ile, consideran­do che gli obiettivi di recupero dell’evasione fiscale sono aumentati nel 2020. «A livello nazionale ci vengono chiesti quasi 20 miliardi, perché il Governo ha puntato sul recupero dell’evasione nella scorsa finanziari­a», racconta Bellini. Visti i ranghi ridotti, però, Vetrone ha proposto in assemblea di «chiedere una riduzione del 30% degli obiettivi per il 2020».

La protesta non è solo trentina, visto che la situazione è critica su tutto il territorio. «Negli ultimi tre anni — spiega Vetrone — abbiamo perso 4.5000 persone. Ci hanno promesso 500 nuove assunzioni, ma conoscendo i tempi la situazione rischia di precipitar­e prima».

La carenza di personale rischia di essere aggravato anche da una sentenza della Corte Costituzio­nale a febbraio. «Devono decidere se le Posizioni organizzat­ive di elevata responsabi­lità (Poer) sono incostituz­ionali — spiega Bellini —. Se, come sembra, verranno definite illegittim­e, allora rimarranno 120 dirigenti per gestire 40mila persone e firmare 2 milioni e mezzo di atti ogni anno. Una follia».

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Ieri il presidio dei sindacati fuori dall’Agenzia delle entrate di Trento
Protestano per la carenza di personale e i carichi di lavoro eccessivi
La vicenda Ieri il presidio dei sindacati fuori dall’Agenzia delle entrate di Trento Protestano per la carenza di personale e i carichi di lavoro eccessivi

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