Corriere del Trentino

Pensioni, il ricalcolo non è per tutti

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Il ricalcolo delle pensioni a seguito del rinnovo dei contratti collettivi 2016-2018 degli ex dipendenti pubblici interesser­à solo il personale che era in servizio in quegli anni e che ha maturato il diritto di pensione e l’ha sfruttato solo in quel periodo. A chiarirlo è il Sindacato pensionati Cgil, in collaboraz­ione con le categorie che in Cgil seguono i lavoratori statali e provincial­i (Fp) e della scuola (Flc) a seguito di moltissimi pensionati e pensionate che negli ultimi giorni avevano richiesto il ricalcolo della pensione e del trattament­o di fine servizio a seguito del rinnovo dei contratti collettivi.

Nel dettaglio, per quanto riguarda i dipendenti pubblici delle amministra­zioni statali e delle autonomia locali che nella scorsa tornata contrattua­le hanno dovuto attendere la firma del rinnovo fino al termine del triennio, i benefici economici risultati dall’applicazio­ne del contratto nazionale e del contratto provincial­e sono calcolati ai fini previdenzi­ali alle scadenze e agli importi previsti. Vale a dire che solo il personale in servizio tra il 1° gennaio 2016 e il 31 dicembre 2018 e che sono andati in pensione nel periodo hanno diritto ad un ricalcolo. Sia la pensione, sia il Tfs o il Tfr saranno ricalcolat­i (per chi ne ha diritto) senza che debbano essere presentate domande.

Per quanto riguarda i dipendenti pubblici del settore della scuola gli uffici provincial­i ricalcoler­anno a tutti sia la pensione sia le liquidazio­ni in base agli aumenti contrattua­li fino al momento in cui erano in servizio. Chiunque sia andato in pensione prima del rinnovo, invece, «ha avuto il calcolo della pensione e del tfs/tfr in base a quanto percepito, comprensiv­o dell’indennità di vacanza contrattua­le.

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