Corriere del Trentino

Riscatto a cinque cerchi Dalla beffa londinese all’argento brasiliano

Dieci anni in coppia: otto titoli europei di fila

- Pierluigi Perobelli

Un anno di differenza: Tania figlia d’arte nata nel maggio 1985, Francesca venuta al mondo nel giugno 1986. Le origini, le carriere giovanili parallele poi ad un certo punto la scintilla che fa unire due sorrisi molto simili a due talenti tecnici diversi, ma complement­ari. Risultato: una lunga serie di trionfi con la consacrazi­one di una medaglia olimpica e ben otto ori europei consecutiv­i.

Il sincro Cagnotto-Dallapé coglie il suo primo risultato il 21 marzo 2009 con un bronzo (297,30) nella piscina dell’Hamad Aquatic Center di Doha in occasione della tappa inaugurale della terza edizione delle World Series in Qatar.

Un podio che premia un lungo lavoro federale che ha unito i destini sportivi di due atlete già formate, ma che ancora avevano grossi margini.

Da lì in poi sarà inizia la catena di successi europei: il 5 aprile 2009 la coppia vince la gara di chiusura degli Europei davanti al pubblico entusiasta della Piscina Monumental­e di Torino. Un risultato sonante: 317,40 punti, e una gara guidata con autorità dal primo al quinto tuffo della finale.

La vera consacrazi­one forse è quella dei successivi campionati del mondo a Roma: il sincro Cagnotto-Dallapé vince l’argento, il primo iridato dell’Italtuffi femminile.

Arriva il Ferragosto del 2010: nuovo oro ai campionati Europei a Budapest, sempre ovviamente dai tre metri. L’affiatamen­to delle due atlete, ormai amiche inseparabi­li, è pressoché perfetto. Tania «chiama» il tuffo, e Francesca - che magari nell’individual­e è un passo sotto- sfodera la sua classe, migliora, lotta e alla fine si mette alla pari.

Il connubio snocciola un nuovo oro europeo nel marzo 2011. Si arriva alle Olimpiadi di Londra: il 29 luglio 2012 per la coppia arriva un beffardo quarto posto per un niente, solo venti centesimi di punto. Un abbracci, lacrime di rabbia che rinsaldano. Una delusione che servirà da stimolo: nel giugno 2013 nuovo oro agli Europei e un mese dopo la stupenda impresa dell’argento ai Mondiali di Barcellona.

L’anno dopo la statistica ormai diventa storia: sesto oro europeo consecutiv­o a Berlino, e ancora nel 2015 il settimo alloro continenta­le a Rostock, davanti alle padrone di casa e alla Russia, poi altro oro europeo a Londra. La perla delle perle arriva alle Olimpiadi di Rio nel 2016 (nella foto). È un altro argento, stupendo, dietro come sempre alle inarrivabi­li cinesi. Tania condisce il grande momento con il bronzo individual­e, sempre da tre metri.

Ritirarsi quando si è all’apice? O in un altro momento? Le due amiche avranno anni paralleli anche come mogli e madri. Ma evidenteme­nte il richiamo di quegli attimi insieme in volo è ancora forte. La sfida continua.

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