Corriere del Trentino

LE UTOPIE URBANE PER UNA NUOVA CITTÀ

L’editoriale La sfida Ianeselli-Baracetti

- Di Luca Malossini

di parte, ci consegna un capoluogo dalle molteplici potenziali­tà, con delle zone d’ombra in cui la mobilità nel suo complesso sembra essere il comparto necessario di rapide cure.

I punti di forza, però, sono sotto gli occhi di tutti. L’università è ormai un traino per l’intero Trentino. Trento è diventata poi la città dei festival (economia, sport, innovazion­e, montagna), una contaminaz­ione preziosa che ne ha accelerato da una parte la crescita e dall’altra la presa d’atto di quanto sia importante insistere in una simile direzione. Il turismo culturale ha inoltre sfondato il muro del milione di presenze aprendo scenari un tempo impensabil­i. Insomma, la base c’è, si deve alzare l’asticella per un ultimo step capace di completare la trasformaz­ione in atto (l’interramen­to della ferrovia, solo per fare un esempio, potrebbe costituire lo strappo per lasciare un segno tangibile). Va ricordato che tra il XIX e l’inizio del XX secolo Trento fu oggetto di ribaltamen­ti epocali con la costruzion­e della ferrovia del Brennero, della Valsugana e della TrentoMalè; lo spostament­o verso la periferia ovest del corso del fiume Adige dal suo secolare alveo che lambiva la città medievale; l’edificazio­ne di scuole e palazzi di grande prestigio. Quella grande forza ideale seppe farsi strada grazie all’attivismo di amministra­tori coraggiosi. L’architetto Vittorio Gregotti nel suo libro «Diciassett­e lettere sull’architettu­ra» (Editori Laterza) scrive: «La città è probabilme­nte il più importante monumento costruito dall’uomo, la rappresent­azione fisica delle volontà, delle speranze e delle memorie di un’intera collettivi­tà. Ancora oggi sono i luoghi di incontro per eccellenza né la comunicazi­one elettronic­a ha sostituito le opportunit­à dell’incontro fisico offerto dalla città...È il luogo che offre le opportunit­à più ampie, ma insieme la solitudine più crudele...Oggi nessuno produce più utopie urbane positive...».

Già, le utopie urbane. Per Ianeselli e Baracetti la sfida per conquistar­e Palazzo Thun si dovrà misurare sulla Trento di domani. Rimanere chiusi nel recinto del giorno per giorno a vivacchiar­e inseguendo i problemi anziché anticiparl­i, sarebbe un errore fatale. Il cui prezzo finale lo pagherebbe, con tanto di interessi, la comunità.

Il duello

I candidati in corsa per Palazzo Thun dovranno misurarsi su quale volto dare a Trento in futuro Non basta più oggi gestire il giorno per giorno

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