Comune: 9 milioni dalle società
Partecipate, utili in crescita. Il ritorno ai cittadini attraverso i dividendi è di 78 euro pro capite
Crescono gli incassi del Comune di Trento derivanti dai dividendi delle società partecipate. Nel rapporto elaborato dagli uffici e relativo ai dividendi riscossi nel 2019 il totale arriva a 9,2 milioni, in crescita di oltre 485.000 euro rispetto all’anno precedente. Di fatto, 78 euro per ogni abitante del capoluogo. A dare impulso all’aumento è soprattutto Dolomiti Energia, che segna un aumento del 28%. In calo del 14% invece Trentino Mobilità.
L’importo, per il Comune di Trento, non è secondario. Anzi: i dividendi delle società partecipate rappresentano, per le casse di via Belenzani, una boccata d’ossigeno importante in periodi di risorse sempre più risicate.
Ed è così anche quest’anno, con un quadro che disegna un’evoluzione in crescita per quanto riguarda i ritorni delle partecipazioni societarie nel bilancio di Palazzo Thun. Il rapporto annuale delle «Aziende e società di capitali partecipate dal Comune di Trento», curato dal Servizio sviluppo economico, studi e statistica, fissa infatti in quasi 500.000 euro l’aumento di dividendi riscossi dal Comune nel 2019 (e legati al bilancio di esercizio 2018). In totale, se nel 2018 (per il bilancio 2017) i dividendi riscossi arrivavano a 8.753.556 euro, l’anno successivo si è saliti a quota 9.239.403 euro: un trend in crescita che conferma l’andamento degli ultimi tre anni, dopo il «crollo» registrato nei bilanci 2014 e 2015. E che fa sorridere l’amministrazione comunale. La quale, si legge nel rapporto, «ha peraltro accertato e riscosso sulla parte straordinaria del bilancio comunale l’importo di 1.319.078 euro relativo alla distribuzione di riserve da parte di Findolomiti Energia.
Nel dettaglio, analizzando i numeri, dal rapporto emerge che il «ritorno alla comunità sotto forma di dividendo per abitante» è di poco più di 78 euro, contro i 74 euro circa dell’anno precedente.
A determinare l’aumento dell’incasso è in particolare l’incremento dei dividendi di Dolomiti Energia Holding, che ha fatto segnare una crescita del 28,57%. Segno più anche per FinDolomiti Energia, con un aumento dell’1,12%. Nessuna variazione invece per Autostrada del Brennero e Farmacie comunali. Mentre a far segnare un calo in doppia cifra è stato Trentino mobilità, la cui percentuale è stata di -14,81%.
Alla fine del 2019, secondo il bilancio tracciato dai servizi di Palazzo Thun, le società partecipate dal Comune erano 13, con l’aggiunta delle due aziende speciali. In totale, il valore nominale delle quote detenute dall’amministrazione (sempre a fine 2019) era di 44.545.313 euro, in calo rispetto alle quote dell’anno prima per la dismissione delle quote del Distretto tecnologico trentino. Il valore delle azioni detenute dal Comune, quantificato in base al patrimonio delle società al netto degli utili distribuiti, risultava invece pari a 155.241.967 euro, in questo caso in aumento rispetto all’anno precedente (quando l’importo era di 154.187.339 euro).
E se nell’ultimo anno il Comune ha deciso di dismettere le 5.000 azioni del Distretto tecnologico (per un totale di 5.000 euro), facendo il calcolo dal 1998 ad oggi il piano di dismissioni e di esternalizzazioni ha portato a un totale di entrate di oltre 18 milioni. «Il riassetto organizzativo intrapreso — si legge nel documento — ha comportato l’esternalizzazione dei servizi a carattere imprenditoriale e una sempre maggiore affermazione di logiche e principi manageriali da parte delle società affidatarie dei servizi pubblici, divenute elemento propulsivo dell’economia locale». Le attività «non più riconosciute come servizio pubblico» sono state quindi abbandonate «tramite la cessione delle quote azionarie». Non solo: «Anche le cessioni di pacchetti azionari o di quote delle società partecipate, decise in taluni casi per dar corso a operazioni strategiche, in altri casi perché ritenute non più necessarie al perseguimento delle finalità istituzionali del Comune, ha nno costituito operazioni di notevole rilevanza economica per la realizzazione delle politiche dell’amministrazione». Scorrendo l’elenco delle dismissioni e delle cessioni di azioni, a spiccare sono in particolare la cessione di oltre due milioni di azioni di Trentino servizi nel 2001 e di altri due milioni di azioni di Interporto servizi nel 2005, ma anche le 7.105 azioni di Aeroporto Caproni nel 2017.