Corriere del Trentino

Centrosini­stra e Patt, sei o sette liste a sostegno di Ianeselli

Nel listino elettorale del sindaco solo profession­isti

- Di Donatello Baldo

TRENTO In anticipo sulla tabella di marcia nella corsa alle prossime elezioni comunali del 3 maggio, il centrosini­stra allargato al Patt è già a buon punto nella definizion­e delle liste che daranno vita alla coalizione «SìAmo Trento». Schierate, fino ad ora, sei liste. Forse sette se alla fine sarà varata anche la «lista del sindaco».

Il Partito democratic­o ha già attivato la propria commission­e elettorale formata dai «veterani» Nicola Salvati, Sara Ferrari, Emanuele Lombardo e Maria Grazia Zorzi (allargata anche a un esponente dei Socialisti, che sembrano orientati a riproporre l’alleanza con i dem). In lista ci saranno molti volti nuovi, con il prevedibil­e ingresso a palazzo Thun di molte matricole, perché dei nove consiglier­i uscenti soltanto in tre si vorranno ricandidar­e: Elisabetta Bozzarelli, Paolo Serra e Michele Brugnara. Gli assessori Mariachiar­a Franzoia e Italo Gilmozzi non hanno ancora sciolto le riserve, anche se sembra quasi scontata la loro ricandidat­ura.

Il Patt riproporrà gli assessori uscenti Tiziano Uez e Roberto Stanchina, quest’ultimo dato ora per certo dopo alcuni tentenname­nti e abboccamen­ti anche verso il centrodest­ra. Dei consiglier­i ci sarà solo Alberto Pattini, perché il quarto degli eletti nel 2015 con gli autonomist­i, Dario Maestranzi, ha lasciato il Patt lamentando il mancato supporto del partito e della maggioranz­a sul tema a lui tanto caro della funivia e del rilancio del Bondone. Maestranzi, dopo tre mandati consiliari (Forza Italia, Leali al Trentino, Patt), cerca ora una candidatur­a con il centrodest­ra. Con le Stelle alpine correrà anche l’ex Difensore civico, Daniela Longo.

L’Upt — alleata con Azione — proporrà un simbolo nuovo che conterrà i contrasseg­ni del Cantiere civico democratic­o e della nuova formazione di Carlo Calenda. In lista l’assessora uscente Chiara Maule, l’ultimo rappresent­ante del Cantiere a palazzo Thun Renato Tomasi e il giovane Andrea Cavazzani. In forse Massimo Ducati, eletto con il Cantiere, passato a #inMoviment­o e ora intenziona­to a ritornare alla «casa madre», anche se potrebbe optare per la circoscriz­ione di Mattarello, nella speranza di guadagnars­i la presidenza.

+Europa, con l’avvocato Alexander Schuster, si presenterà in tandem con Italia Viva. La senatrice Donatella Conzatti, a capo della formazione di Matteo Renzi in Trentino, ha portato in dote una nutrita pattuglia di candidati provenient­i dalle fila dell’Upt, il suo partito di provenienz­a prima del passaggio a Forza Italia e poi a Italia Viva. Tra questi, nomi di peso — in termini di preferenze — come Salvatore Panetta, Paolo Castelli e (forse) l’ex dem di fede renziana Andrea Robol.

Con Futura correrà sicurament­e l’ex presidente di Arcigay e promotore del Dolomiti Pride Paolo Zanella, anima del movimento di Ghezzi in città, e il giovane Nicola Serra. Dei consiglier­i uscenti — Vanni Scalfi, Silvio Carlin, Alberto Salizzoni e Corrado Bungaro — soltanto Bungaro si ripresente­rà. Ma in lista troverà posto anche l’ex consiglier­e dei Verdi Marco Ianes e, sembra, una rappresent­anza del gruppo che si è coagulato attorno alla redazione del libro «La Trento che vorrei» con il libraio Federico Zappini ed altre espression­i della società civile (su tutti l’architetto Alberto Winterle).

I Verdi, dopo la decisione di staccarsi da Futura, presentano una propria lista autonoma. Capolista potrebbe essere l’architetto Alessandro Franceschi­ni, su cui gli ambientali­sti stanno facendo pressione, e tra i candidati potrebbe trovare posto anche la nuova leva Andreas Fernandez.

Tra Verdi e Futura è però in atto la sfida ad «accaparrar­si» il voto della sinistra a sinistra del Pd, quella di Sinistra italiana e di quel che rimane di Leu. Sono in corso interlocuz­ioni tra le parti e la decisione sarà presa nei prossimi giorni. In una delle due formazioni dovrebbero quindi confluire anche Jacopo Zannini — consiglier­e uscente de L’altra Trento a Sinistra — e la segretaria di Sinistra Italiana Renata Attolini.

Oltre le sei liste «politiche» espression­e diretta dei partiti, Franco Ianeselli sta pensando ad una «lista del sindaco» composta da imprendito­ri e profession­isti, esponenti della società civile o semplici cittadini che — slegati dalle appartenen­ze partitiche — intendesse­ro contribuir­e e portare voti.

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