Angelo Duro l’irriverente One man show a Trento
Auditorium Santa Chiara Sabato il nuovo tour del comico diventato famoso come «guastatore» a Le Iene «Racconto con ironia una storia che parla di me e di quello che mi circonda»
La comicità cinica e irriverente di Angelo Duro sabato all’Auditorium Santa Chiara di Trento (ore 21) con l’unica tappa regionale del tour «Da vivo», organizzato da Fiabamusic. L’artista siciliano torna con un nuovo one man show. «Da vivo» ha preso il via il 13 gennaio dal Teatro Manzoni di Milano e porta sul palco tutta la comicità dissacrante di un’artista imprevedibile. Dopo la notorietà televisiva raggiunta con la trasmissione televisiva «Le Iene», Angelo Duro ha sviluppato uno stile sempre più personale. Sono ancora disponibili i biglietti su www.primiallaprima.it e www.ticketone.it.
Quali sono le principali fonti di ispirazione per i suoi spettacoli?
«Gli esseri umani, me stesso, quello che mi circonda e mi capita e come reagisco a tutto questo. Quello che porto a teatro non è un prodotto, non ho mai cercato di vendere la mia popolarità. Il mio pubblico si è formato soprattutto col passaparola, non ho dovuto convincere la gente a venire a teatro: le quaranta date in due anni di “Perchè mi stai guardando?” hanno aperto la strada a Da vivo».
C’è un filo conduttore per questo nuovo spettacolo?
«Racconto una storia che parte da una motivazione e si sviluppa
Angelo Duro «guastatore» con Le Iene e attore a teatro con show da «tutto esaurito» arriva sabato a Trento lungo tutto l’arco della serata. Di solito non amo dare anticipazioni ma la mia formula ormai è questa, non si tratta di una serie di sketch isolati tra loro».
Che esperienza ha vissuto con «Le Iene» in televisione?
«È stato il mio esordio in cui facevo intrattenimento puro, una serie di provocazioni per lo più istintive. Ora a teatro parlo di come vedo io le cose che mi circondano, ci sono dei contenuti che prima mancavano. In futuro mi piacerebbe anche tornare ma con la consapevolezza attuale che mi porta ad essere il perno delle cose che faccio».
Come si trova nei panni di scrittore e attore di cinema?
«Mi piace moltissimo il mercato editoriale: sono appassionato di carta stampata e soprattutto di storia e credo darò presto un seguito al libro “Il piano B”. Per quanto riguarda il cinema non credo che parteciperò più a film diretti da altri, non mi sento un attore e ho bisogno di fare le mie cose».