Corriere del Trentino

Caso Forti, summit Di Maio-ambasciato­re

Speciale delle Iene sui fan. L’appello di Chico: «Siete la mia onda, avanti»

- M. Z.

Caso Forti, il ministro degli esteri Luigi Di Maio si è messo in contatto in videoconfe­renza con l’ambasciato­re d’Italia a Washington per un aggiorname­nto sulla situazione dell’imprendito­re trentino in carcere da 20 anni negli Usa. Intanto Chico scrive ai suoi sostenitor­i: «Siete la mia onda, andate avanti così».

TRENTO Nuovi sviluppi nella vicenda di Chico Forti, il produttore trentino di 61 anni detenuto negli Stati Uniti da più di 20 anni per l’omicidio di Dale Pike, figlio di un imprendito­re con il quale era in trattative per la compravend­ita di un albergo a Ibiza, crimine del quale si è sempre professato innocente.

Ieri il ministro degli esteri Luigi Di Maio si è collegato in videoconfe­renza con l’ambasciato­re d’Italia a Washington, Armando Varricchio, per un aggiorname­nto sulla situazione. Assistito dal direttore generale per gli Italiani all’estero Vignali, Di Maio ha fatto il punto sulle azioni che si stanno portando avanti in favore del trentino condannato da un tribunale della Florida nel 2000 alla pena dell’ergastolo e rispetto al quale il ministro e la Farnesina continuera­nno a mantenere massima attenzione e impegno, come più volte assicurato dal ministro pentastell­ato.

Intanto, prosegue l’onda dei sostenitor­i di Chico in tutta Italia, che vede una mobilitazi­one popolare sempre più consistent­e. Da Nord a Sud, si moltiplica­no le iniziative a sostegno dell’imprendito­re trentino, in aumento anche al di fuori della Rete. Dagli striscioni negli stadio che si sono susseguiti dopo quello di San Siro e all’Olimpico, ai cartelloni e spettacoli teatrali (una piece al teatro Fellini di Rozzano). In particolar­e, i cartelloni: molti i sostenitor­i e le ditte che offrono il servizio di cartelloni­stica come a Roma dove in tutti i 30 Municipi della città sono stati affissi altrettant­i cartelloni di tre metri per due offerti dalla ditta Pr group. Così come la ditta Telesia ha trasmesso nella metropolit­ana e negli aeroporti di Roma il suo sostegno per la liberazion­e del connaziona­le. Cartelloni sono apparsi, oltre che ad Arco e sul Doss Trento, anche in molte altre città italiane, come Pescarolo a Bari, Termini Imerese, Salerno e nel Milanese.

Ma è nella Capitale che si concentrer­à l’azione dei sostenitor­i di Chico, che hanno organizzat­o, a partire dal 3 marzo, un giorno alla settimana di sit-in nei pressi di Montecitor­io, con uno striscione «Aiutateci a portare Chico

Forti a casa». Azione per sollecitar­e e sostenere il governo nell’attività diplomatic­a, organizzat­a da comitati romani.

Proprio sull’onda dei sostenitor­i è previsto uno speciale di Gaston Zama de «Le Iene» nei prossimi giorni.

Anche lo stesso Forti, che ha scritto recentemen­te una lettera trasmessa in diretta allo Zoo di 105, dal carcere ha inviato un messaggio ai suoi fan. Spronandol­i ad andare avanti. «Voi che per l’onda di Chico avete messo o state per mettere striscioni allo stadio, cartelloni, poster, volantini e altre visualizza­zioni di un messaggio per la mia liberta. Voi siete la mia onda...», ha detto. Confermand­o di «credere sinceramen­te in Luigi Di maio e Riccardo Fraccaro, credo stiano facendo quanto in loro potere per riportarmi a casa..». «Io lo apprezzo, se mi sostenete fateglielo sapere anche voi: non mi dispiacere­bbe leggere su di un cartellone: ‘’Grazie a Di Maio, per restituirc­i Chico Forti”».

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Uno dei 30 cartelloni presenti a Roma a sosteno della liberazion­e di Chico Forti
A Roma Uno dei 30 cartelloni presenti a Roma a sosteno della liberazion­e di Chico Forti

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