Niente accordo su Baracetti, il centro si sfila
Oggi il centrodestra presenterà ufficialmente il proprio candidato sindaco Alessandro Baracetti. Ma ieri, alla vigilia dell’appuntamento, i confini della coalizione non erano ancora definiti: Progetto Trentino non ci sarà.
TRENTO Oggi il centrodestra presenterà ufficialmente il proprio candidato sindaco Alessandro Baracetti con una conferenza stampa in piazza Duomo. Ma ieri, alla vigilia dell’appuntamento che dà ufficialmente avvio alla campagna elettorale, i confini della coalizione non erano ancora definiti. Progetto Trentino, a meno di sorprese dell’ultimo minuto, non ci sarà: «Non hanno ancora sciolto le riserve», ammette il candidato sindaco, senza però aggiungere altri commenti. Ieri le voci che si ricorrevano davano per certa la defezione del partito di Silvano Grisenti dall’alleanza, la stessa che a livello provinciale vede in giunta — alla vicepresidenza — un esponente di Pt, Mario Tonina. Duro e al tempo stesso rassegnato il segretario della Lega e assessore Mirko Bisesti: «Sono adulti e vaccinati», una frase che può significare «facciano quello che vogliono» oppure «se ne assumano le responsabilità».
I segnali di una scissione ci sono. Nella serata di ieri Silvia
Zanetti ha annunciato la creazione di un polo di centro. «Gli incontri di questi giorni con alcune forze politiche hanno dato esito positivo per la costruzione di una coalizione popolare, civica ed autonomista che si presenterà alle prossime elezioni comunali di Trento con un proprio candidato sindaco», scrive lasciando presagire la presenza di Progetto Trentino.
Già nella mattinata di ieri si è rincorsa la notizia del no all’intesa su Alessandro Baracetti, ma dai vertici di Progetto Trentino nessuna conferma. Solo silenzio: telefoni muti. L’assessore Mario Tonina, contattato telefonicamente, ammetteva di non sapere: «Non so nulla, parlate con Grisenti», che al telefono però non risponde. Nelle parole dell’esponente della giunta Fugatti un velo di imbarazzo e di disappunto, perché la rottura su Trento potrebbe riverberarsi sul piano provinciale.
«Abbiamo atteso per settimane — si sfoga invece Claudio Cia, leader di Agire per il Trentino — e questo attendismo sta portando un grave danno di immagine a tutta la coalizione. Sembrava che la richiesta fosse sulla valorizzazione della componente moderata sulla scelta di un candidato che non fosse ascrivibile ai partiti nazionali. E mi sembra che questo sia stato fatto perché Baracetti è moderato, di centro, un professionista espressione della società civile e senza alcuna tessera di partito». Il partito di Silvano Grisenti aveva promesso di dare risposte in tempi brevi, ma di settimana in settimana, la risposta tarda ad arrivare. Il perdurare del tentennamento ha fatto ipotizzare che fossero diversi i motivi del mancato appoggio, compresa la negoziazione di alcuni posti sicuri in lista. Sembra infatti che Progetto Trentino non riesca a trovare sufficienti candidati: da qui la richiesta di potersi inserire in una «lista del sindaco», un escamotage che però non trova d’accordo i partiti più piccoli della coalizione che temono che un contenitore legato a Baracetti possa «rubare» voti. La difficoltà di costruire una lista, sembra preoccupare anche Agire per il Trentino di Claudio Cia e Autonomisti popolari di Walter Kaswalder che stanno considerando l’ipotesi di presentarsi sotto un unico contrassegno.