Corriere del Trentino

Candellaro sfida la Lube «La classifica non conta»

Alle 16 l’Itas sfida la Lube. Il centrale: «Siamo un gruppo che non si sente mai sconfitto»

- di Marco Vigarani

Davide Candellaro, siete anche riusciti a riposare prima di questa Final Four?

«Purtroppo in questo momento il tempo manca. La trasferta in Repubblica Ceca sarebbe stata bellissima da affrontare in un altro momento della stagione. Però anche se siamo un po’ affaticati non cerchiamo nessuna scusante e restiamo concentrat­i sull’obiettivo».

Cosa vi ha lasciato la rimonta vincente di Champions?

«Vincere ancora una volta al tie break ci ha confermato che siamo un gruppo che non si sente mai sconfitto. Anche nei momenti in cui non riusciamo a giocare la nostra miglior pallavolo succede quasi sempre qualcosa che ci fa ripartire o comunque riusciamo a restare sempre presenti con la testa. Ci portiamo dietro la consapevol­ezza di essere una squadra tenace».

Trovate una spiegazion­e alle difficoltà che incontrate spesso nel primo set?

«Non riusciamo proprio a capire il motivo di questo problema. Sappiamo benissimo che andando sotto 0-1 siamo poi costretti a vincere gli altri tre o addirittur­a andare al tie break per ottenere la vittoria. Per ora però non siamo stati in grado di trovare una spiegazion­e ma almeno sappiamo che restiamo sempre in partita nonostante le difficoltà».

Lorenzetti sembra non perdere mai la pazienza neanche nei momenti difficili.

«Grazie alla sua esperienza è consapevol­e del fatto che difficilme­nte urlare o tirare la corda porta al risultato. Le cose si risolvono con la testa, quasi mai con la rabbia o l’istinto»

In Champions League poi avrete trovato un grande Lisinac.

«È un attaccante fortissimo. Siamo felici quando ci tira fuori dai guai. Noi centrali lavoriamo ormai da due anni con Giannelli, un regista fortissimo: il feeling tra noi cresce continuame­nte. Questa è una squadra che si conosce bene ma il rapporto tra centrali e palleggiat­ore penso che sia uno di quelli che richiedono più intesa. È questo il segreto per riuscire a sfoderare in partita colpi che sembrano spettacola­ri ma che in realtà sono frutto di tanto lavoro in allenament­o».

Come si prepara la seconda partita contro Civitanova in dieci giorni?

«In Champions League in realtà avevano un sestetto diverso rispetto a quello che affrontere­mo oggi ma il problema comunque non è di natura tattica. Ormai ci conosciamo talmente bene che alcuni dati sono stampati in testa quasi per inerzia. Conta piuttosto come si prepara mentalment­e la sfida a maggior ragione se l’avversario ti ha già battuto più di una volta. L’anno scorso in semifinale abbiamo giocato una bella partita, siamo stati eliminati ma abbiamo dimostrato di esserci. Vediamo come andrà stavolta».

La classifica direbbe che Trento non parte con i favori del pronostico.

«La classifica dice una cosa ma qui si giocherann­o due partite secche. Affrontarl­e nel modo giusto fa tutta la differenza tra un enorme piacere e un grande dispiacere. Faccio un esempio molto concreto. Quando due anni fa ho vinto la Coppa Italia proprio qui a Bologna vestendo la casacca di Civitanova, ricordo che in semifinale abbiamo seriamente rischiato di uscire contro Piacenza che in quel momento era settima. Questo dimostra quanto la classifica conti soltanto fino al fischio d’inizio. Ogni domenica il campionato conferma che non esistono partite scontate».

Per la Final Four ci si gioca tutto in poche ore: come si affronta questo impegno?

«Penso che in realtà questo possa essere un vantaggio. Capita spesso nel nostro sport come nel basket. Non esci mai dalla bolla che ti crei per l’evento e questo aiuta».

Avete un messaggio per i tifosi gialloblù?

«Sanno benissimo che noi cercheremo assolutame­nte di dare il massimo in campo e noi sappiamo che loro faranno la loro parte per darci una mano sugli spalti. Una voce in più a sostenerti fa sempre comodo».

Anche nei momenti più difficili abbiamo sappiamo di essere tenaci

Lorenzetti sa che urlare non serve I problemi si risolvono con la testa

La partita contro la Lube? Conta come si prepara a livello di testa

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