Corriere del Trentino

Dalla spesa ai servizi: vitali come la terra

Girardelli: «È importante che i giovani credano in noi»

- E. Fer.

Valle San Felice, 583 metri sopra il livello del mare, abitanti 258 o giù di lì. Un manipolo di case all’imbocco della Val di Gresta: due chiese, una filiale della Cassa rurale, la Famiglia cooperativ­a. «La più piccola del Trentino — testimonia il presidente Lucio Girardelli — mai andati oltre i 105 soci». Picco raggiunto nel 2014 e nel 2015. Erano 104 nel 2018, «ma tre persone purtroppo sono decedute». Quando la cooperativ­a è lo specchio di una società alle prese con l’invecchiam­ento della popolazion­e, di aree montane a rischio di spopolamen­to. «Ma qua i soci tengono alla Famiglia cooperativ­a come tengono alla terra» asserisce Girardelli.

Quello di Valle San Felice è uno dei casi in cui la Famiglia cooperativ­a rappresent­a un presidio di comunità?

«Assolutame­nte sì. Se un giorno dovesse scomparire sarebbe un danno gravissimo per il paese: di persone sole, anziane o in difficoltà che non sono in grado di recarsi a valle per i servizi essenziali ce ne sono. C’è chi viene tutte le mattine a fare la sua piccola spesa, si tratti anche solo del pane fresco o di un po’ di latte: andare in cooperativ­a è anche un’opportunit­à di aggregazio­ne sociale».

È per questo che le persone ci tengono molto?

«Anche. C’è qualcuno che è socio dagli anni Cinquanta o Sessanta, il radicament­o è forte. Ci sono poi i figli di questi soci di vecchia data, che nel tempo magari hanno fatto parte del cda della cooperativ­a, cresciuti con questo esempio, dunque tenendo molto al negozio del paese: persone di 35, 40 o 50 anni che lavorano nel fondovalle ma cercano di fare la spesa qui, anche perché trovano prodotti genuini e di qualità. L’associazio­ne sportiva sceglie di fare la spesa in negozio, oppure l’associazio­ne culturale: non optano, anche potendo, per supermerca­ti più grossi che si trovano altrove. Credo sia importante che soprattutt­o le nuove generazion­i credano in tutto questo, per prenderne un giorno in mano le redini».

Coesione e partecipaz­ione sono valori ancora sentiti.

«Per fortuna sì. Chiarament­e anche qui c’è chi non aderisce alla cooperativ­a o decide di non fare la spesa nel punto vendita del paese, magari anche per antiche ripicche. Ma i prodotti sono di qualità, i clienti non si lamentano e nel 2019, come totale annuale delle vendite, abbiamo fatto meglio degli ultimi cinque o sei anni. Chiarament­e è impossibil­e fare utili di 50.000 euro (in media si aggirano intorno ai 10.000, ndr)».

Valle San Felice è stata anche fra le prime a ottenere la qualifica di Servizio di interesse economico generale.

«Esatto. Forniamo un servizio di assistenza per la prenotazio­ne telefonica di visite mediche, garantiamo il servizio gratuito di consegna della spesa a domicilio, vendiamo prodotti trentini e biologici».

Cosa pensa dei fatti avvenuti in via Segantini?

«Non ho capito bene, sinceramen­te, cosa sia successo e le accuse mosse a Marina Mattarei, che stimo molto. Non saprei dire quali potrebbero essere state le sue mancanze. Mi auguro che anche i prossimi vertici della Federazion­e abbiano una profonda conoscenza del funzioname­nto di tutto il sistema».

Il presidente Non ho capito le accuse a Marina Mattarei, che stimo molto Mi auguro che anche i prossimi vertici conoscano bene il sistema

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy