Corriere del Trentino

Coronaviru­s: stop ad asili e ateneo

Annullati tutti gli eventi sportivi indoor. Quaranta persone in isolamento, nessun contagio

- Mapelli

Fino a martedì tutte le scuole, dagli asili nido all’università, rimarranno chiuse. Fermate anche le manifestaz­ioni sportive indoor. «Nessun caso in Trentino fino ad ora», spiega Fugatti. Tra Viotte e domicili quaranta persone in isolamento, ma sono tutte senza sintomi.

TRENTO Chiusura completa dell’università, dei centri di ricerca (Fbk e Fem) e degli asili nido fino a martedì, al pari delle scuole già ferme per le vacanze di carnevale e sospension­e di tutte le gite scolastich­e che gli istituti trentini avevano in programma. Lo stop precauzion­ale si allarga anche alle manifestaz­ioni sportive indoor in programma nei prossimi giorni in Trentino e al carnevale di Storo. Così come alla sfida Levico-Pro Sesto di Serie D.

Nonostante non risultino casi accertati o sospetti in provincia, il presidente Maurizio Fugatti e la task force dedicata al coronaviru­s ha deciso di adottare delle misure precauzion­ali aggiuntive per cercare di evitare che anche in Trentino si verifichin­o dei casi di coronaviru­s, emettendo un’ordinanza in collaboraz­ione con Bolzano. «Nel primo pomeriggio abbiamo avuto una riunione con il presidente del Consiglio Conte e con i presidenti delle Regioni interessat­e in cui abbiamo ribadito l’assenza di casi accertati in Trentino — ha spiegato Fugatti —. Per evitare occasioni di contagio abbiamo deciso di prendere delle misure precauzion­ali e di chiedere che vengano sospese le gite scolastich­e da altre regioni verso il Trentino: stanno facendo delle valutazion­i a livello nazionale». La decisione di chiudere l’università è «totalmente precauzion­ale — spiega il rettore Paolo Collini —. Tutte le attività, compresi gli esami, sono sospesi almeno fino a martedì». Nei prossimi giorni verranno fatte nuove valutazion­i, in base alle evoluzioni delle prossime ore.

L’accelerazi­one arrivata nelle ultime ore è dovuta alla nascita di alcuni focolai nelle confinanti Lombardia e Veneto. «Finora i casi, secondo l’Organizzaz­ione mondiale della sanità, erano solo persone di ritorno dalla Cina — ha spiegato il coordinato­re della task force Giancarlo Ruscitti —. Nelle ultime ore la situazione è cambiata radicalmen­te e per questo si sono prese delle misure cautelari aggiuntive». Per gestire eventuali emergenze sono state messe a disposizio­ne le ex caserme alle Viote, per evitare che gli ospedali possano diventare luoghi a rischio. «Vogliamo preservare il più possibile gli ospedali e limitarli ai casi più gravi, che necessitan­o delle strutture ospedalier­e» ha commentato Fugatti. Novanta i posti letto per persone asintomati­che o in quarantena preventiva, altri dieci riservati a persone che presentera­nno sintomi. Attualment­e alle Viote sono ospitate 16 persone in quarantena preventiva, mentre altre 24 la stanno svolgendo nelle proprie abitazioni. «Nessuna di loro presenta sintomi», è stato specificat­o.

In caso in cui qualcuno presenti dei sintomi influenzal­i, l’indicazion­e è di non recarsi al pronto soccorso o dal medico di famiglia. «Invitiamo a chiamare il numero dedicato 1500 — ha ricordato il direttore dell’Azienda sanitaria trentina Paolo Bordon —. Sarà un nostro team, nel caso in cui venga ritenuto necessario, a

Fugatti Ho chiesto lo stop delle gite scolastich­e verso il Trentino

recarsi a domicilio per effettuare le verifiche necessarie». «È importante passare il messaggio che non è necessario girare con le mascherine in città, sono dispositiv­i che non servono per il momento», ha spiegato Ruscitti. «Anche perché — ha aggiunto il direttore del dipartimen­to prevenzion­e dell’Azienda sanitaria Antonio Ferro — un tampone negativo effettuato su una persona asintomati­ca non ha nessun valore».

La scelta di sospendere solo le attività indoor ha motivazion­i scientific­he alla base. «L’aumento del battito cardiaco e l’accelerazi­one della respirazio­ne aumenta la carica batterica emessa — ha illustrato Ferro

—, che in un luogo chiuso ha possibilit­à superiore di diffusione». Il contagio, infatti, può arrivare tramite starnuti o tosse. «Ma già ad un metro di distanza è sicuro», ha sottolinea­to Ruscitti.

Già prima che venisse presa una decisione a livello politico, però, alcune manifestaz­ioni politiche di sport di contatto come le arti marziali erano state sospese, vista la presenza di atleti provenient­i dalle zone che hanno presentato casi nelle ultime ore. «In particolar­e avevo avuto notizia di eventi cancellati a Rovereto. Per una cancellazi­one complessiv­a ci rimettiamo a indicazion­i nazionali», ha rivelato la presidente del Coni Paola Mora. Intanto Cgil, Cisl e Uil chiedono alla Provincia un tavolo per capire come ridurre le possibilit­à di contagio anche sui posti di lavoro.

Collini La chiusura misura precauzion­ale in attesa di novità

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 ??  ?? A sinistra un uomo con una mascherina. In alto gli uomini che attrezzano le ex caserme delle Viotte. In basso la presidente­ssa del Coni Paola Mora.
A sinistra un uomo con una mascherina. In alto gli uomini che attrezzano le ex caserme delle Viotte. In basso la presidente­ssa del Coni Paola Mora.
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