I timori non fermano il Carnevale
I Dragoni cinesi aprono la parata. La capogruppo: un caso. Vince il carro ecologista
TRENTO Il Coronavirus non ferma il Carnevale trentino. Le strade forse meno affollate del solito, ma tra coloro che hanno deciso di trascorrere il sabato di Carnevale tra la parata dei carri e le giostre allestite in piazza Fiera e piazza Cesare Battisti nessuno ha paura del virus: mascherine sanitarie assenti, solo tanta voglia di divertisti in compagnia.
Per un curioso scherzo del destino, ad aprire la parata è stato il gruppo dei Dragoni Cinesi dell’oratorio di Lavis, guidato dal tradizionale dragone cinese animato da una lunga fila di portatori e con una sessantina di ragazzi di tutte le età con trucco all’orientale e vestiti rossi.
Una scelta che non ha alcun collegamento voluto con il recentissimo diffondersi del virus di origine cinese in Italia, come spiega la capogruppo Chiara Michelon: «La scelta del tema cinese è legata a motivi logistici e burocratici, non di messaggio. L’organizzazione per il Carnevale è partita molto tardi e i limiti burocratici per ottenere i permessi del carro ci hanno spinto a trovare un’altra soluzione, più semplice ma comunque di grande impatto visivo».
Nicole, mamma di due bambini di Trento, è scesa in strada con una sua amica. «Non ci abbiamo neanche pensato di stare a casa. Però mi ha fatto sorridere il gruppo cinese, proprio ora in coincidenza con i casi in Lombardia e Veneto». Ad affollare il centro storico di Trento, e in particolare il giro ad anello percorso della sfilata, sono soprattutto persone arrivate in città apposta per festeggiare. «Partecipiamo tutti gli anni e sono qui anche oggi — spiega Monica, che viene da Civezzano con i figli in maschera —. Non ho cambiato il mio modo di comportarmi e così nessuna delle persone che conosco». Riccardo porta la sua bimba sulle spalle per farle vedere le maschere dall’alto: «È il primo anno che veniamo, quasi per caso. Ho saputo all’ultimo della sfilata dei carri e ho deciso di portare la piccola».
Pochi i carri in concorso (solo tre) ma erano molte le persone mascherate tra il pubblico, anche tra gli adulti, che hanno contributo all’atmosfera di festa. A vincere sono stati i coscritti di Caldonazzo con il carro Ice Paniza dedicato al divertimento tra igloo e piste da sci. Sul carro proposto dai ragazzi nati nel 2002 non mancava la nota «ecologista», con una ragazza travestita da Greta, completa di treccine e l’ormai iconico cartello in svedese con il messaggio «Sciopero per il clima».