Rossi: «Fugatti curi i rapporti con il governo»
L’auspicio è che si arrivi a una «soluzione condivisa». «Tutti i governi, di qualsiasi colore, esprimono una visione centralista che permane nelle strutture dirigenziali dei ministeri», spiega. Ma su un punto l’ex presidente autonomista Ugo Rossi è netto: «Il governo del centrodestra deve curare meglio i rapporti con Roma (a prescindere da chi governa). Bisogna dedicare tanto tempo, avere pazienza e soprattutto un approccio più istituzionale e meno politico».
L’impugnativa del governo sulla misura Itea che toglie la casa a una famiglia di un condannato se lo aspettavano un po’ tutti. «È sbagliata e ingiusta — commenta Rossi — è grave averla voluta a tutti i costi sapendo che sarebbe stata impugnata». Ma il consiglio dei ministri ha deciso di impugnare di fronte alla Consulta anche «alcuni aspetti» della legge collegata di bilancio 2020 e della legge di stabilità facendo infuriare il presidente Maurizio Fugatti. Segno che qualcosa tra Roma e Trento non sta funzionando. Roma contesta in particolare alcune norme in materia di personale che violerebbero l’articolo 117 della Costituzione.
L’ex presidente Ugo Rossi (Patt) in una nota «ricorda» al neo governatore leghista che «bisogna avere a Roma almeno un parlamentare che si occupi costantemente di tenere i collegamenti con il governo per conto della Provincia. Questo vale — precisa ancora — anche quando non si fa parte della maggioranza romana. La Svp lavora in questo modo». Poi l’affondo: «I parlamentari della Lega lavorano per Fugatti e per la provincia o per Salvini? C’è qualcuno tra loro che svolge questo lavoro?».