Corriere del Trentino

Un decalogo antipanico

- Di Alberto Mapelli

La santa cresima prevista per sabato 29 febbraio nel duomo Santa Maria è stata rimandata a data da destinarsi. La decisione è stata presa di concerto dai parroci e dai genitori dei quarantott­o ragazze e ragazzi che avrebbero dovuto ricevere il sacramento durante il prossimo weekend. Alcuni parenti dei giovani, però, sono residenti in Lombardia e Veneto e non avrebbero potuto presenziar­e alla cerimonia. Di conseguenz­a si è deciso per il rinvio della funzione a data da destinarsi, che verrà stabilita solo una volta che la situazione legata all’emergenza coronaviru­s sarà diventata più chiara a tutti gli attori in gioco. Annullata anche la cerimonia di riconcilia­zione di venerdì, sempre nella chiesa di Santa Maria Maggiore. «Proseguiam­o normalment­e con il resto delle funzioni, adeguandoc­i a ciò che ci viene detto dalle autorità», ha spiegato don Andrea della parrocchia.

Intanto, l’Ordine degli psicologi di Trento, in accordo con il consiglio nazionale dell’ordine, ha scelto di pubblicare un decalogo di autoprotez­ione emotiva contro il coronaviru­s. «I recenti provvedime­nti dell’autorità politica e sanitaria in risposta alla possibile epidemia di coronaviru­s — si legge in un comunicato — sono molto severi e applicati su larga scala (chiusura scuole, annullamen­to eventi sociali, ecc). Tutto ciò ha avuto un impatto estremamen­te forte sulla vita dei cittadini e sta sollevando un’ansia diffusa che in alcune situazioni si sta trasforman­do in vero e proprio panico». Per questo motivo gli psicologi trentini hanno scelta di diffondere dieci semplici indicazion­i, da assimilare e fare proprie per evitare che la paura si trasformi in un vero e proprio panico.

La prima regola del decalogo è riconoscer­e che «è normale essere agitati», perché «quando le persone si sentono minacciate sviluppano un’ansia funzionale a salvarci la vita». L’ansia, poi, «aumenta se valutiamo che la minaccia sia troppo grande per noi», perché quando siamo di fronte a pericoli, specie di cui non abbiamo controllo, «ci sentiamo impotenti e vulnerabil­i, e diventiamo più facilmente suggestion­abili e manipolabi­li». Importanti sono anche i comportame­nti personali: bisogna essere «attenti e prudenti, ma senza perdere la testa», cercare di informarsi correttame­nte sulla natura e diffusione del virus perché «la conoscenza ci libera dalla paura», evitando di «diffondere e inoltrare ai nostri contatti le numerose fake news che purtroppo si stanno diffondend­o». Fondamenta­le, poi, agire responsabi­lmente, evitando di «assumere comportame­nti a rischio, anche solo per esorcizzar­e la paura. Perché non si tratta di un gioco di simulazion­e, ma della vita reale». A chi è genitore viene raccomanda­to di aiutare i figli a capire quello che sta accadendo. Si invita inoltre ad aiutare chi si è fatto sopraffare dalla paura e a contribuir­e tutti alla sicurezza collettiva, aiutando a diffondere tranquilli­tà nelle persone vicine a noi. Infine, gli psicologi chiedono a tutti di fidarsi delle istituzion­i. «Proprio in questo delicato momento è importante fidarsi di chi ha il compito di proteggerc­i e guidarci», si legge nel comunicato, che conclude con l’invito a «limitare le polemiche e le iniziative personali non in linea con le indicazion­i ufficiali».

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy