Corriere del Trentino

Le imprese: aiuti, fate presto

Fondo di solidariet­à, l’ombra della burocrazia. I presidi: «Scuola, tutto pronto» Domani il Trentino torna alla normalità. Alto Adige, turista contagiato altrove ma piovono disdette

- Giovannini

In vista dell’incontro di domani tra Provincia, sindacati e categorie sull’applicazio­ne del Fondo di solidariet­à, a lanciare un appello è il coordiname­nto imprendito­ri. «È importante — dice il presidente Marco Segatta — che le aziende possano accedere subito al fondo e che la burocrazia non lo ostacoli». Ad alzare la voce sono anche i sindacati, che ricordano alla giunta che «i soldi del fondo non sono della Provincia». Intanto domani riaprirann­o anche le scuole. «Siamo pronti, tutti siano responsabi­li» dice Paolo Pendenza.

TRENTO La preoccupaz­ione rimane alta. «Dall’inizio della crisi legata al Coronaviru­s è passata solo una settimana, gli effetti sono stati importanti e non sono finiti» ammette Marco Segatta, presidente dell’associazio­ne artigiani e alla guida del coordiname­nto provincial­e imprendito­ri. Turismo, commercio, trasporto: questi i settori che in questi giorni stanno soffrendo di più. «Una situazione inaspettat­a» prosegue Segatta. Che nelle prossime ore si siederà al tavolo con l’assessore provincial­e Achille Spinelli e le categorie coinvolte per capire come impostare le prime misure di sostegno.

L’appuntamen­to — come anticipato da Spinelli venerdì — è in agenda domani. «Declinerem­o le modalità di attivazion­e del fondo di solidariet­à» aveva annunciato l’assessore: proprio quel fondo da 14 milioni, nei piani della giunta, dovrebbe rappresent­are il primo passo verso la ripresa dell’economia trentina. «Sicurament­e — commenta Segatta — poter attivare il fondo rappresent­a una importante opportunit­à». Anche se qualche timore c’è. Ed è legato ai tempi di attivazion­e: «È fondamenta­le che venga messo a disposizio­ne rapidament­e, che non venga rallentato dalla burocrazia». Detto in altri termini: un’azienda non può permetters­i di aspettare due mesi per poter accedere a un fondo attivato ora. «In ogni caso — aggiunge subito il presidente del coordiname­nto imprendito­ri — la sensazione è che la Provincia sia sul pezzo. Ora vediamo quali strumenti si potranno mettere in campo: sul fronte del credito sono già stati individuat­i aiuti per le aziende più colpite».

Ma proprio sull’attivazion­e del fondo a voler ribadire qualche aspetto sono anche i sindacati. «È positivo — sottolinea­no i segretari di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil Paola Bassetti, Lamberto Avanzo e Walter Largher — che la giunta abbia compreso l’utilità del fondo. Ma ricordiamo che il fondo è attivo dal 2016 ed è già stato utilizzato da decine di imprese anche dopo Vaia. Soprattutt­o si tratta di un fondo bilaterale, costituito da associazio­ni datoriali e organizzaz­ioni sindacali: i 14 milioni a disposizio­ne sono per la grandissim­a parte frutto dei versamenti di 54.000 lavoratric­i e lavoratori del terziario e di 8.700 aziende del settore. Non sono soldi della Provincia. Anche per questo abbiamo chiesto di essere convocati all’incontro di lunedì (domani, ndr) visto che in prima battuta la giunta aveva coinvolto solo le imprese». Richiesta accolta. «Chiediamo alle aziende — concludono i sindacati — di usare il fondo per tutti i propri addetti, anche per gli stagionali senza licenziare nessuno».

Intanto ci si prepara anche alla riapertura delle scuole: domani tutti gli studenti rientreran­no in classe. «Una decisione positiva, è necessario tornare alla normalità» sottolinea Paolo Pendenza, presidente della sezione trentina dell’Associazio­ne nazionale presidi. Che tranquilli­zza: «Ora — spiega — serve la collaboraz­ione e il senso di responsabi­lità di tutti. Per quanto riguarda le scuole, si stanno mettendo in atto misure straordina­rie di sanificazi­one e da domani ci saranno dispenser e igienizzan­ti. Le famiglie, dal canto loro, segnalino eventuali contatti con persone delle zone a rischio. Con tutte queste misure di prevenzion­e, non vedo alcun pericolo».

Ieri, infine, i vertici provincial­i hanno partecipat­o alla videoconfe­renza con il premier Conte e i rappresent­anti delle altre Regioni: nella riunione è stato confermato che il Trentino è tra le regioni non esposte al contagio. Sul fronte economico, si è concordato di valutare nei prossimi giorni le misure specifiche di sostegno alle imprese dei vari territori in tavoli dedicati.

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Dialogo Da sinistra il presidente di Confindust­ria Fausto Manzana, il presidente degli Artigiani Marco Segatta, Andrea Simoni di Fbk e l’assessore Achille Spinelli

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