Si schianta contro il bus: muore bresciano
Vittima un trentanovenne bresciano. Sotto choc l’autista di Trentino Trasporti
TRENTO Il rombo del motore, le ruote scivolano sull’asfalto, poi il violento botto che squarcia il tranquillo pomeriggio. Sono le 17 in via Maccani c’è tanta gente che passa, qualcuno esce ed entra nel bar, altri vanno al supermercato a fare la spesa. Qualcuno sta rientrando a casa con le buste piene per preparare la cena. Ma la quotidianità di un tranquillo sabato pomeriggio ieri è stata spezzata all’improvviso da un terribile incidente.
I passanti hanno udito l’urto e poi le urla disperate. Di fronte al distributore Agip c’è l’autobus della linea 8 fermo, i vetri infranti sull’asfalto e l’auto, una Volvo S80 nera con il cofano accartocciato invade completamente la corsia di marcia. Il parabrezza infranto, il parapetto in ferro che protegge il marciapiede piegato testimonia la violenza dell’impatto. E all’interno dell’abitacolo dell’auto c’è il corpo esanime di Michele Braidic, 39 anni, bresciano, ma spesso in Trentino dove aveva amici e parenti. Sono minuti frenetici. In pochi minuti arrivano i vigili del fuoco del corpo permanente con le pinze idrauliche, i sanitari del 118 con tre ambulanze e un’automedica. Il quarantenne viene adagiato delicatamente sull’asfalto, i sanitari tentano di rianimarlo. Ma è tutto inutile. Una corsa disperata contro il tempo purtroppo vana. Il fratello dell’uomo, che viaggiava nella Golf nera davanti a quella di Michele, ferma subito l’auto e accorre disperato.
Ma non c’è nulla da fare. L’autista, 51 anni, di Trentino Trasporti, sotto choc, viene subito soccorso dai sanitari e trasportato in ospedale. Sul bus c’erano pochi passeggeri, ma quattro di loro sono rimasti feriti, per fortuna nessuno è grave. Una donna di 47 anni, un trentaduenne, e un diciannovenne sono stati trasportati al pronto soccorso dell’ospedale Santa Chiara di Trento. La peggio è toccata al diciannovenne che nel violento urto è finito contro i sostegni e il parabrezza e un altro ragazzo di 17 anni è stato portato in ospedale con diverse botte e ferite.
Sotto tutti sconvolti in via Maccani, molti passanti si radunano davanti all’auto distrutta del quarantenne bresciano. Occhi spaventati. Nel frattempo gli agenti della polizia locale di Trento e del nucleo infortunistica chiudono la strada in entrambe le direzioni e deviano il traffico. I colleghi dell’Infortunistica invece lavorano alacremente per cercare di chiarire la dinamica del terribile schianto. Una mancata precedenza sarebbe la causa dell’incidente. Su questo sembrano esserci pochi dubbi, ma un’ora dopo l’incidente arrivano anche i carabinieri della radiomobile di Trento in supporto.
Secondo una prima ricostruzione dell’incidente da parte della polizia locale Michele Braidic aveva appena fatto benzina nel distributore Eni che sorge a poche centinaia di distanza dalla rotatoria. Davanti alla sua auto c’era il fratello, al volante di una Golf Volkswagen. È stato lui il primo ad uscire dalla piazzola del distributore e a immettersi sulla via diretto verso il centro. Subito dopo è partito Michele, ma forse non aveva visto l’autobus arrivare. Ha accelerato e la macchina ha sbandato finendo contromano.
L’impatto è stato inevitabile. L’auto ha urtato lo spigolo dell’autobus e si è girata mettendosi di traverso, un urto che purtroppo non ha lasciato via di scampo all’uomo. Sembra che non indossasse le cinture e nell’impatto il corpo è stato sbalzato contro il parabrezza. Un colpo purtroppo fatale. Gli agenti ora stanno cercando di ricostruire nel dettaglio la dinamica. La strada è rimasta chiusa per quasi tre ore.