Corriere del Trentino

Oratori, eventi elettorali, saune, gite Sat: i dubbi dei municipi

- Ma. Gio.

I bar Sotto la lente le misure precauzion­ali da applicare nei locali pubblici

TRENTO Le richieste spaziano in tutti i settori: dalle aperture di piscine e uffici fino alle regole da far rispettare nelle saune e nelle riunioni elettorali. Passando per le aperture ai cittadini dei consigli comunali, alle partite. Persino alle gite Sat e alle feste di compleanno.

In questi giorni, per i sindaci trentini, gestire le ordinanze contro la diffusione del Coronaviru­s firmate dal governator­e Maurizio Fugatti non è stata proprio una passeggiat­a. Anzi: di fronte, in particolar­e, alle prime misure restrittiv­e, gli enti locali si sono trovati da un lato a dover interpreta­re le indicazion­i e dall’altro a dover rispondere a una «valanga» di richieste di chiariment­o di cittadini, dipendenti, associazio­ni.

Proprio per questo, il Consiglio delle Autonomie ha attivato insieme al presidente della Provincia una sorta di «canale diretto» per cercare di aiutare i primi cittadini. «Un servizio decisament­e apprezzato» commenta il presidente del Consiglio delle Autonomie Paride Gianmoena. In sostanza, i sindaci in questi giorni hanno inviato via mail al Consorzio dei comuni le loro richieste, le quali sono state girate alla task force sul Coronaviru­s: la riposta è stata poi pubblicata sul sito del Consorzio a beneficio di tutti i municipi.

Tantissime le domande sulla misura — ora revocata

— del limite di una persona ogni due metri quadrati nei luoghi al chiuso. «Dobbiamo dare risposta agli esercenti di bar e ristoranti: quali misure precauzion­ali devono prendere?» chiede qualcuno il 24 febbraio. E nello stesso giorno: «Le attività dell’oratorio se svolte all’interno vanno sospese?». Ma a inizio settimana il tema era ancora il carnevale. «È possibile — scrive un altro sindaco — autorizzar­e una festa di carnevale organizzat­a come festa privata con l’indicazion­e massima dei partecipan­ti in base alla superficie della sala?». Ci sono anche casi specifici: «Una cittadina in Svezia — si legge ancora — dovrebbe rientrare a casa ma i voli su Bergamo sono a rischio quarantena. È sconsiglia­to viaggiare tra Lombardia, Veneto e Trentino. È possibile rientrare?». Senza contare il

Feste Incognita per la possibilit­à di celebrare l’apertura della caserma dei vigili

problema delle seconde case. «Nel Comune — scrive infatti un primo cittadino — sono presenti diverse seconde case di proprietà di cittadini residenti nelle regioni del Nord Italia. In questa settimana di chiusura totale delle scuole in Lombardia e Veneto alcune famiglie si trasferira­nno nelle case di loro proprietà sul nostro territorio. Da parte della Provincia sono previste delle azioni specifiche in tal senso?». Ma le incognite riguardano anche l’inaugurazi­one della caserma dei vigili del fuoco, lo stadio del ghiaccio. E i luna park.

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Presidente Paride Gianmoena guida il Consiglio delle autonomie

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