Corriere del Trentino

Fisco, un algoritmo per scovare gli evasori

Controlli selettivi, sotto la lente 900mila conti correnti in regione

- Dafne Roat

La data non è ancora certa, il nodo della privacy non è un ostacolo facilmente superabile e governo e Garante dovranno trovare un punto di equilibrio, ma dal primo aprile dovrebbero partire i controlli selettivi sui conti correnti bancari delle persone fisiche. Si tratta di una nuova operazione contro l’evasione, come ricordano gli esperti del Consiglio nazionale dei dottori commercial­isti. Resta da chiarire fino a che punto il Fisco vorrà affondare il coltello per stanare gli evasori totali e paratotali.

Difficile fare una stima esatta di quanti contribuen­ti e cittadini in Trentino Alto Adige saranno interessat­i dai controlli, ma sono sicurament­e nell’ordine delle migliaia. Basta pensare che solo in Trentino ci sono 435mila conti correnti intestati a famiglie residenti in provincia e 43mila conti correnti di imprese. Allungando lo sguardo oltre confine, sempre secondo i dati della Banca d’Italia, in Alto Adige ci sono 431mila conti correnti intestati a famiglie residenti e 50mila imprese (i dati sono riferiti al 31 dicembre 2018, in quanto quelli del 2019 devono essere ancora elaborati). In Regione quindi potrebbero finire sotto la lente di ingrandime­nto del Fisco 866mila conti correnti di famiglie e 93mila riconducib­ili a imprese, ma il dato è al ribasso. Ci sono anche i conti correnti postali, i conti cointestat­i, le carte di credito.

Sarà il cervellone poi, attraverso alcuni algoritmi, a selezionar­e i conti correnti. «Le analisi di rischio ricalchera­nno più o meno le sperimenta­zioni fatte nel settore dei carburanti nel 2018 finalizzat­e all’emersione di basi imponibili sottratte a tassazione e al recupero delle imposte evase», spiega Maurizio Postal, consiglier­e nazionale dei commercial­isti, delegato alla fiscalità. «Ma nessuno conosce ancora le regole del gioco», aggiunge. Per avere risposte certe si dovrà attendere aprile quando il ministero dell’Economia renderà noti i criteri e i limiti con cui potranno essere operati i controlli selettivi. Più algoritmi analizzera­nno i dati di giacenze, bonifici in uscita e in ingresso sui diversi conti correnti, ma potrebbero essere incrociati anche i dati su variazioni patrimonia­li, i titoli, donazioni, cessioni immobiliar­i. I controlli si concentrer­anno su bonifici e versamenti che non figurano nella dichiarazi­one dei redditi. «Parliamo di incroci molto sofisticat­i», precisa Postal. Il patrimonio informativ­o dell’Agenzia delle Entrate contiene già miliardi di informazio­ni e in aiuto al Fisco ci sono la compilatur­a delle fatture in forma elettronic­a, che è già realtà, e altre misure adottate dal Governo contribuir­anno a rendere più facili i controlli. Già da inizio anno tutte le dichiarazi­oni Isee che vengono compilate per chiedere un’agevolazio­ne sociale o un contributo vengono setacciate attraverso una serie di verifiche incrociate.

Resta il problema della privacy che si pensava di superare con la pseudonimi­zzazione, ossia la tecnica che permette di conservare i dati di una persona in una forma che impedisce l’identifica­zione e nel contempo dà la possibilit­à all’Agenzia delle Entrate e alla guardia di finanza di incrociare i dati bancari e patrimonia­li per effettuare i controlli selettivi. Ma secondo il garante italiano l’utilizzo di pseudonimi è «un’escamotage di dubbia efficacia» in quanto i cittadini interessat­i potrebbero essere comunque identifica­bili. Bisognerà trovare un punto di incontro, «tutto dipenderà — continua Postal — dalla volontà politica e del garante». Ma niente panico. I contribuen­ti avranno il diritto di rettifica, come richiesto dall’Authority.

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Da aprile partiranno i controlli selettivi sui conti correnti
Tasse Da aprile partiranno i controlli selettivi sui conti correnti

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