Promozione per l’«hater»: nuova bufera sulla giunta
Dopo i casi degli ex segretari particolari degli assessori Mattia Gottardi e Achille Spinelli, la giunta provinciale torna nella bufera per un’altra scelta legata al personale. E per il comportamento online del prescelto.
A far scoppiare la polemica è il nuovo direttore del dipartimento provinciale per la sicurezza sul lavoro Marcello Cestari. Del quale sono emersi commenti online da «hater» scritti qualche anno fa. In particolare, Cestari ha definito «babbuina» l’ex ministra Cecile Kyenge, e pubblicando la foto dell’ex consigliera comunale di Trento Antonia Romano non ha esitato a chiamarla «cerebrolesa». «E voi coglioni trentini che la votate» si legge subito dopo. Troppo, per l’opposizione. Che ieri, per voce del capogruppo di Futura Paolo Ghezzi, ha chiesto le dimissioni di Cestari. «I post — scrive Ghezzi — sono del 2017 e Cestari sostiene di non ricordare neppure di averli scritti. Da allora pare non abbia più frequentato i social e di questo lo ringrazio sentitamente.Ma quello che colpisce è la scelta reiterata della giunta fugattiana di individuare per ruoli significativi persone che hanno lasciato la propria traccia di odiatori seriali sui social».
Duro anche il Pd: «Rammentando l’obbligo per i dipendenti provinciali di astenersi da ogni manifestazione delle loro personali opinioni politiche, ciò che colpisce è soprattutto la coerenza che spinge la Lega a cogliere i “requisiti, l’esperienza e la competenza necessari per sostenere l’incarico” di direttore sostituto in un funzionario che, potrà anche essere un brillante tecnico, ma per il momento brilla soprattutto per la sua cultura ed educazione, da odiatore professionista».