Seconde case, il veto di Fugatti
Il governatore: «Troppi turisti, tornate a casa». Giovani, l’appello dell’olimpionica Dallapè: non siete invincibili
«Il Trentino non sarà responsabile con chi è irresponsabile». Il governatore Fugatti lancia un chiaro avviso ai turisti che soggiornano nelle seconde case: «Sono qui in modo irregolare, tornino a casa propria. Non possiamo caricare il sistema sanitario».
A Bolzano Arno Kompatscher l’ha messo nero su bianco nell’ultima ordinanza. Il testo impone «a turisti, ospiti, villeggianti e tutte le altre persone presenti sul territorio provinciale che non hanno la propria residenza in Alto Adige, di rientrare alla propria residenza affinché possano eventualmente beneficiare delle prestazioni dei propri medici di base o pediatri di libera scelta». Maurizio Fugatti — condividendo allo stesso modo il problema — ha chiesto a Palazzo Chigi di intervenire chiaramente perché la faccenda non è marginale e preoccupa i Comuni turistici del Trentino. In attesa di un eventuale provvedimento, però, Fugatti lancia un messaggio a chi risiede nelle rispettive seconde case per motivi diversi dal lavoro. «Sono qui in modo irregolare, illegale», tuona. E poi avvisa: «Il Trentino sarà responsabile con chi è responsabile, ma non lo sarà con chi è irresponsabile». La sanità trentina, aggiunge, «non può sobbarcarsi necessità sanitarie che non gli competono».
Scelte e parole di oggi seguono istanze inimmaginabili due settimane fa. «Siamo in emergenza e ci comportiamo di conseguenza» premette Fugatti. Anche ieri, nell’ormai quotidiano appuntamento per aggiornare il quadro dei contagi da Covid-19, il governatore ha parlato dritto in camera rivolgendosi a chi sgarra, a chi non segue le direttive, a chi prende alla leggera le restrizioni alla socialità. «C’è chi non rispetta le regole, chi gira in tre in macchina, chi va a fare la spesa con moglie o marito — dice — Lo ripeto: siate responsabili, anche nei confronti di chi lavora nei supermercati, di chi garantisce l’approvvigionamento».
Ma l’elenco dei trasgressori è lungo e non ha solo a che fare con chi elude la quarantena. «Abbiamo continui richiami da parte di sindaci del territorio che ci avvisano che nei Comuni turistici ci sono ancora persone non trentine che soggiornano e occupano le seconde case» ricorda Fugatti. «Lo voglio dire chiaramente: chi è arrivato in Trentino dopo il primo decreto è qui in modo irregolare e illegale, può venire in Trentino solo chi ha comprovate esigenze di lavoro, salute o ha un parente da accudire: gli altri non possono stare qui».
Escluse le motivazioni lecite, Fugatti circoscrive il problema: «Parliamo di persone in villeggiatura — precisa — Ecco: se sono qui devono rientrare, la situazione si sta aggravando e crediamo di dover garantire una risposta sanitaria a chi rispetta le regole». Cosa significa? «Il Trentino sarà responsabile con chi è responsabile, ma non sarà responsabile con chi è irresponsabile».
Solo ieri 88 nuovi casi, che portano il totale delle persone risultate positive al Coronavirus in Trentino a 261. Fugatti guarda quindi le statistiche e sceglie il registro del cinismo. «Esiste la Costituzione, esiste la tutela della salute, esistono normative, ma siamo in piena emergenza e non possiamo permetterci di sovraccaricare il sistema sanitario del Trentino sobbarcandoci di esigenze che non ci competono».
Non ci sarà una ordinanza ad hoc, il governatore del Trentino spera piuttosto l’emanazione di un provvedimento nazionale chiarificatore. Ma intanto lancia un chiaro messaggio ai turisti in villeggiatura. «Devono rientrare nei propri territori di residenza perché sono qui in modo irregolare, patti chiari e amicizia lunga». Ancora: «Non è una forma di scortesia, bensì una manifestazione di profondo rispetto verso il Trentino». In Alto Adige s’è scelto un approccio pragmatico. Dopo l’ordinanza che intima ai non residenti di lasciare le proprie abitazioni, alcuni sindaci hanno spedito i vigili a controllare casa per casa. Obiettivo: sgomberare.
Ultimatum di Fugatti
Esiste la tutela della salute, ma siamo in piena emergenza e non possiamo permetterci di caricare il sistema sanitario del Trentino
Lo voglio dire in modo chiaro: chi è arrivato in Trentino dopo il primo decreto è qui in modo e illegale, può venire in Trentino solo chi lavora