Oss Emer scrive ai cittadini: «Sacrifici indispensabili»
Il sindaco di Pergine si appella alla responsabilità di tutti: «Dovranno essere fatte scelte drastiche»
TRENTO È il secondo Comune per numero di contagi. Il sindaco di Pergine Valsugana lo ricorda. In questi giorni di restrizione non manca mai: nei canali social si rivolge ai suoi cittadini quando è il caso di strigliarli. Poi offre supporto e verifica di persona che i supermercati rispettino distanze e misure di sicurezza. Roberto Oss Emer è in prima linea. «Nei giorni scorsi me la sono presa con chi ha pensato di riempire il tempo a casa svuotando le cantine e presentandosi al Centro raccolta materiali, non ci siamo proprio». Una reprimenda sintetizzata in un post. «Ma ora la situazione è migliorata — dice — nei parchi non si vede nessuno e i cittadini stanno capendo».
Ieri Oss Emer si è rivolto direttamente ai residenti di Pergine con una lettera aperta. Per incoraggiarli e al tempo stesso per spronarli a rispettare le regole. «Stiamo attraversando un momento estremamente difficile come mai lo avremmo immaginato solo qualche settimana fa — premette — Un periodo che provocherà ripercussioni su tanti aspetti della nostra vita. La socialità, il lavoro, il tempo libero saranno assolutamente sconvolti».
L’applicazione del decreto del presidente del consiglio dei Ministri e l’osservanza delle ordinanze del presidente della nostra giunta provinciale, aggiunge, «ci costringe a dei sacrifici che mai avremmo pensato di dover fare, a rivedere il nostro stile di vita, a rivedere tutti i nostri programmi ma tutto questo è assolutamente indispensabile per proteggere noi stessi, le nostre famiglie e soprattutto tutti quelli che devono operare per mantenere i servizi sanitari, i servizi indispensabili quali quelli del ciclo dell’acqua e dei rifiuti e la fornitura dell’energia elettrica senza dimenticare gli approvvigionamenti alimentari».
Il sindaco non ci gira intorno e parla chiaro. «Dovranno essere fatte scelte drastiche, anche contraddittorie, scelte che magari andranno a penalizzare una parte della popolazione, si dovranno assumere decisioni in tempi brevi, decisioni che potranno essere riviste magari dopo poche ore per le mutazioni delle condizioni sanitarie ma sono fatte esclusivamente per cercare di tutelare la salute dei cittadini e, mi ripeto, anche penalizzandone una parte». Sacrifici tuttavia inderogabili. «Ma ho estrema fiducia nei miei concittadini — conclude — ne usciremo».