Corriere del Trentino

In farmacia cercando la cura anti-virus

- Di Donatello Baldo

In una città spettrale le farmacie rimangono un presidio. Si chiedono mascherine e la cura per il coronaviru­s.

TRENTO Nella città irreale con le serrande abbassate, oltre ai supermerca­ti e ai tabaccai con le code in entrata distanziat­e molto più del raccomanda­to metro, ci sono le farmacie: servizio più che mai essenziale. «No, niente più mascherine e nemmeno gel disinfetta­nte, tutto finito. E non vendiamo la “cura” contro il coronaviru­s — concordano i farmacisti — ma come al solito le medicine contro tutte quelle malattie che anche in questi giorni continuano ad esistere».

In piazza Duomo, vuota e silenziosa, c’è la farmacia Dall’Armi. «Si sente il rumore della fontanella all’angolo di via Belenziani», fa notare incredulo un anziano che attende il suo turno per entrare. Indossa la mascherina, i guanti: «La mascherina l’ha confeziona­ta mia moglie, ma so benissimo che non serve a nulla, è più l’effetto psicologic­o». Da dietro la barriera di plexiglass montata ad hoc, i farmacisti accolgono i clienti: «Clienti che hanno capito bene la situazione, sono rispettosi delle distanze, non si trattengon­o più del dovuto. Chiedono consigli, si fidano del nostro parere, anche quando smontiamo le bufale che girano in rete». Il lavoro è calato, meno richieste di prodotti da banco: «Sembra che la gente abbia capito che si esce solo per l’indispensa­bile e più che altro le richieste sono per i farmaci che necessitan­o della ricetta, per le cure indicate dal medico. Ma per chi volesse basta una telefonata — spiegano alla Dall’Armi — e il farmaco richiesto lo portiamo noi a domicilio».

Anche una mamma con un bimbo piccolo nel passeggino si mette in coda, la farmacista esce in strada per evitare che sia obbligata a entrare: «Approfitto per comperare le cose necessarie per mio figlio, dovevo passare in città per un appuntamen­to inderogabi­le negli uffici dell’anagrafe. Il tempo necessario e torno subito a casa in taxi».

«Affluenza calata ma servizio regolare» nella farmacia di piazza Pasi. Qui gli spazi sono più grandi, c’è chi si attarda nel chiedere consiglio: «Chiedono la vitamina C — dice una delle farmaciste — e scopro che in television­e c’è un tizio che propone addirittur­a di assumerne dosi fino a 9 grammi al giorno. Non un medico, ma uno che si spaccia per tale. Noi spieghiamo a tutti che contro il coronaviru­s ci si difende tenendo le distanze, lavandosi le mani, rimanendo a casa il più possibile, altro che vitamine».

In via Mantonva, alla farmacia Gallo, si entra pochi per volta e come altrove i clienti sono al di là della barriera di plexiglass: «Ma noi non indossiamo le mascherine — spiega una giovane farmacista — perché servono soltanto se si hanno sintomi e comunque la barriera più sicura è la distanza e questo pannello che ci separa dai clienti. Certo, c’è meno afflusso ma ancora troppo, soprattutt­o di persone anziane che dovrebbero rimanere a casa. I farmaci venduti sono i soliti di sempre, perché pur in presenza del coronaviru­s non è che siano scomparse le altre patologie».

Fuori dalla cintura del centro storico, come nel caso di Madonna Bianca, le farmacie

I dubbi Chiedono la vitamina C e scopro che in television­e c’è un tizio che propone addirittur­a di assumerne dosi fino a 9 grammi al giorno

di quartiere diventano luoghi di «rassicuraz­ione»: «Molti ci chiedono informazio­ni sul decorso di questa epidemia, quando finirà, come finirà. Non sempre ci sono risposte ma cerchiamo di tranquilli­zzare i clienti, soprattutt­o i più anziani. C’è chi manifesta preoccupaz­ione, ansia, chi chiede prodotti rilassanti e per quello che possiamo consigliam­o qualche preparazio­ne erboristic­a. Ma soprattutt­o diciamo a i nostri clienti di fidarsi soltanto dei canali informativ­i ufficiali e di non credere a tutte le fake-news che girano in questi giorni. Un prodotto miracoloso per difendersi dal virus non c’è».

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Le farmacie del centro città Le operatrici e gli operatori indossano mascherina e fanno rispettare le distanze ai clienti
(foto Pretto) In centro Le farmacie del centro città Le operatrici e gli operatori indossano mascherina e fanno rispettare le distanze ai clienti
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