Corriere del Trentino

«Pronti a vietare parchi e sport»

L’emergenza Ieri 128 casi. Negativo il direttore Bordon. Supermerca­ti, domenica serrande abbassate. E la Diocesi chiude le chiese: pericolo contagi Fugatti duro con chi non rispetta le regole. Da Bergamo arrivano i primi due pazienti. Morto anziano di 93

- Damaggio, Roat

«Se non rispettere­te le regole chiuderemo i parchi e vieteremo lo sport». Il governator­e Fugatti è pronto a inasprire le restrizion­i. Intanto il Trentino accoglierà due pazienti da Bergamo. Supermerca­ti, niente lavoro domenicale. E la Diocesi chiude tutte le chiese.

La curva del contagio

TRENTO segue un andamento altalenant­e. I numeri cambiano di giorno in giorno pur segnando una costante crescita. Dopo la punta massima toccata martedì con 151 contagi in un solo giorno ieri la task force della Provincia, allestita per combattere una delle più grandi emergenze sanitarie degli ultimi 50 anni, ha rilevato altri 128 casi. Numeri importanti che segnano un nuovo balzo nel bollettino dei contagi che ora tocca la soglia dei 719 casi in Trentino, tra questi c’è anche una collaborat­rice della Direzione generale della Provincia che è stata trovata positiva al Covid-19, pertanto è stata subito avviata un’indagine epidemiolo­gica. Sono attualment­e 175 i posti letto occupati, su un’offerta di 316, nei diversi ospedali della provincia. E ora si muove anche la macchina della solidariet­à trentina verso altri territori colpiti dall’emergenza. Dall’ospedale di Treviglio (Bergamo) arriverann­o due pazienti, una donna e un uomo, che saranno ricoverati in rianimazio­ne a Trento.

I dati dell’emergenza

Ma non sono solo i numeri a preoccupar­e,c’è anche l’età delle persone infette ricoverate in terapia intensiva. «Si è molto abbassata — spiega Antonio Ferro, direttore del Dipartimen­to prevenzion­e dell’Azienda sanitaria provincial­e — l’età media dei pazienti ricoverati in rianimazio­ne è di 55 anni». Cresce anche il numero dei decessi, anche ieri purtroppo è stata confermata dall’assessora Stefania Segnana la notizia della morte di un anziano di 93 anni residente a Bleggio Superiore. Il numero dei decessi sale quindi a 8. Ed è sempre di ieri la notizia della morte a Verona don Fausto Torresani, parroco fino allo scorso anno nella parrocchia dei Bertoniani. Aveva 73 anni e operava a Parma dove con tutta probabilit­à è avvenuto il contagio. Complessiv­amente su 719 contagi 413 cittadini infetti sono a casa, 111 in Rsa, 139 sono ricoverati nei reparti infettivi, 11 in alta intensità e 22 in terapia intensiva.

I Comuni

Intanto si allarga l’onda virale toccando sempre più territori. Crescono in modo esponenzia­le i contagi in alcuni comuni, ritenuti importanti focolai, come Pergine che registra 50 cntagi, Ledro 51, a Trento gli infetti salgono a 118, ad Arco sono 82, 21 a Vermiglio e iniziano i primi casi anche in piccoli comuni come Madruzzo.

La Bassa Valsugana al momento sembra essere stata risparmiat­a da contagio tanto che si sta pensando dei tamponi in persone che presentano una sintomatol­ogia influenzal­e e sulla popolazion­e generale «per essere sicuri — ha sottolinea­to Ferro che quei casi non siano correlabil­i al Covid-19.

Focus sulle Rsa

Per quanto riguarda le case di riposo «la situazione — sintetizza il dottor Enrico Nava, direttore per l’integrazio­ne socio-sanitaria dell’Apss — è stabile. Cè un focolaio a Dro con 38 casi. In generale sale a 101 il numero dei casi con più 67%. L’incidenza maggiore si registra nella valle di Ledro e nell’Alto Garda incidenza maggiore. Per quello che riguarda le grandi strutture non si registrano incremento a Eremo, mentre ci sono due casi in più a Villa Regina». Nella Rsa di Pergine non si registrano decessi, è invece confermato uno a Bleggio. «Ma il numero di decessi fisiologic­o è di 4 al giorno nell e Rsa — spiega — non c’è un incremento di mortalità».

Chiese chiuse

Intanto la Diocesi a fronte della costante emergenza ha deciso di chiudere tutte le chiese per evitare potenziali contagi. Ogni sera suonerà la campana dell’Ave Maria. Saranno chiusi anche i centri anziani mentre è previsto un accesso limitato nei centri che ospitano disabili.

Provincia

Positiva anche una collaborat­rice della Direzione generale

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