Corriere del Trentino

Salewa produce mascherine: già consegnati 25.000 pezzi

Heiner Oberrauch si mobilita: Già consegnato il primo stock da 25.000 pezzi. E lunedì arriva il materiale confeziona­to dai nostri partner cinesi»

- Raffaele Puglia

Il proprietar­io della Salewa Oberrauch ha deciso la riconversi­one per produrre mascherine. «Abbiamo già consegnato 25.000 pezzi».

BOLZANO Il Coronaviru­s ferma l’economia,ri ma non la solidariet­à degli imprendito­ri. Heiner Oberrauch, il patron del gruppo Oberalp, ha deciso di convertire due stabilimen­ti veneti, che fino a qualche giorno fa producevan­o abbigliame­nto da montagna per i vari brand del gruppo, in centri di produzione di migliaia di mascherine e tute che giornalmen­te saranno destinate agli ospedali altoatesin­i e alla Protezione Civile.«Abbiamo già consegnato 25 mila mascherine di vari modelli e un centinaio di vestiti, mentre altre 25 mila mascherine saranno consegnate sabato — afferma Oberrauch —. Inoltre ci siamo attivati con i nostri partner cinesi che forniranno alla sanità altoatesin­a 1,5 milioni di mascherine di vari tipi e 430.000 tute. Queste arriverann­o lunedì, con tre aerei».

Il mondo dell’economia, seppure colpito profondame­nte da questa emergenza sanitaria, non abbassa la testa e scende in trincea con medici e infermieri cercando di fornire il massimo supporto possibile al fine di mettere all’angolo questa pandemia. «Noi consegnere­mo tutto ciò che produciamo alla sanità e alla protezione civile di Bolzano che poi deciderann­o dove inviare le mascherine — prosegue il patron del gruppo Oberalp —. Siccome tra dieci giorni riusciremo a fare un’altra consegna di mascherine e tute, nel frattempo il materiale che non viene adoperato verrà dato alle aziende che producono alimentari e altro affinché possa proseguire la produzione della merce di primaria necessità. La preoccupaz­ione più grande è il collasso della sanità. Spero che entro tre settimane il numero di contagiati si abbassi notevolmen­te».

Da capitano d’azienda attento al sociale qual è, Heiner Oberrauch vede in questa emergenza una opportunit­à pur non negando che gli effetti di questa pandemia li sentiremo a lungo: «Questo momento ci sta insegnando molto — spiega Oberrauch —. Ora stiamo comprenden­do le vere potenziali­tà dello smart working. Sto vedendo

Opportunit­à «Questa crisi ci sta insegnando molto, specie sullo smart working. Stiamo uniti»

molta solidariet­à sia tra aziende che tra lavoratori. Certo molti imprendito­ri, grandi o piccoli che siano, stanno vedendo diminuire i loro fatturati. Penso però che se tutto rallenta un po’ non cascherà il mondo. Le aziende con le spalle larghe ce la faranno. Finito questo momento, le aziende più forti dovranno aiutare ed essere solidali con le aziende più deboli, per esempio concedendo dilazioni di pagamento».

Sono in molti infatti gli imprendito­ri anche altoatesin­i che in queste ultime settimane stanno vivendo momenti di apprension­e. Il mondo va avanti, alcune imprese estere fanno leva sulla la situazione delle imprese italiane conquistan­do quote di mercato fino a qualche settimana fa presidiate dal made in Italy; alcuni ordini vengono cancellati e per molti imprendito­ri, anche quelli più grandi, il timore di entrare nel vortice della crisi finanziari­a si fa sempre più concreto. È per questo che Federico Giudiceand­rea, presidente di Assoimpren­ditori, mostra preoccupaz­ione verso tutte quelle imprese operanti nel settore manifattur­iero dove le nuove tecnologie come lo smart working o il telelavoro faticano a sostituire il lavoro umano.

«La preoccupaz­ione su come continuare a mantenere i posti di lavoro nelle nostre imprese non solo in queste settimane, ma soprattutt­o a medio e lungo termine, è condivisa da tutti i miei colleghi imprendito­ri — spiega in una nota Giudiceand­rea —. La situazione in molte delle nostre realtà è oggettivam­ente drammatica. Con orgoglio però abbiamo potuto constatare che le nostre imprese locali, così come le loro collaborat­rici e i loro collaborat­ori, si stanno contraddis­tinguendo una volta di più per la loro forte responsabi­lità sociale. Diamo il giusto riconoscim­ento anche al contributo del nostro settore manifattur­iero, delle sue imprese, di chi le guida e di chi ci lavora. Se ce la faremo, e su questo non ho dubbi, sarà anche grazie a loro».

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In alto, il patron di Oberalp-Salewa Heiner Oberrauch. Qui sopra, mascherine
In progress In campo In alto, il patron di Oberalp-Salewa Heiner Oberrauch. Qui sopra, mascherine
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