Corriere del Trentino

Oggi in Aula la manovra che mobilita 500 milioni Le opposizion­i: ci siamo

I sindacati: più risorse all’Agenzia del lavoro

- Ma. Da.

Si deve agire. E presto. Lo sa la giunta provincial­e e lo sanno le forze di opposizion­e che oggi tornano in Aula per discutere e approvare il disegno di legge urgente per contenere gli effetti economici legati all’emergenza Covid. Si tratta di un pacchetto che, ha spiegato il governator­e Fugatti, «mira a mettere in campo circa 500 milioni di euro».

Nella sostanza il disegno di legge consente a famiglie e imprese di differire il pagamento della prima rata dell’Imis. Si semplifica­no poi le procedure per l’affidament­o di appalti di lavori, servizi e forniture, mentre sul fronte del credito la Provincia coprirà tutti gli interessi e le spese per prestiti a aziende con sede legale o operativa a Trento per la durata di 12 mesi. Il volume delle linee di credito accordabil­i è di circa 250 milioni: l’investimen­to della Provincia è di 1,5 milioni. Ma la giunta intende raddoppiar­e la moratoria, estendendo­la di ulteriori dodici mesi, quindi portando a 3 milioni l’impegno di spesa.

«Non faremo opposizion­e, se non proposte migliorati­ve — premette Giorgio Tonini (Pd) — dopodiché chiediamo fairplay». Il riferiment­o è all’emendament­o di Claudio Cia (Agire) volto ad abrogare la legge Gilmozzi sulle seconde case. «Un intervento che nulla c’entra con la straordina­rietà del momento», rimarca Tonini. L’auspicio è che l’intervento personale sia ritirato, lasciando spazio all’essenziali­tà del momento. «L’abbiamo detto sin dal principio — aggiunge Ugo Rossi (Patt) — non è il tempo dei distinguo e voteremo ogni provvedime­nto». Certo, ma con delle proposte. «A partire dallo stanziamen­to di maggiori risorse per l’Agenzia del lavoro».

Una direzione indicata con forza anche dai sindacati. «È necessario che il ddl preveda degli stanziamen­ti urgenti per il bilancio di Agenzia del lavoro — sottolinea­no i tre segretari Andrea Grosselli (Cgil), Michele Bezzi (Cisl) e Walter Alotti (Uil) — Il testo licenziato dalla giunta non stanzia neppure un euro per il lavoro. Servono misure specifiche in particolar­e su lavoratori stagionali, partite iva, lavoratori atipici e collaborat­ori».

Delusi da Cura Italia («Ci aspettavam­o qualcosa di più») gli industrial­i attendono il provvedime­nto provincial­e. «Per fortuna darà una mano alle imprese — rimarca Roberto Busato, direttore di Confindust­ria — Noi abbiamo fatto una nuova proposta sul fronte del credito: abbassare la soglia di attestazio­ne dei danni perché è sufficient­e un calo del fatturato del 10% per accedere ai sostegni». La priorità, per ora, è continuare a marciare. «Non possiamo permetterc­i — conclude Busato — di fermare le imprese».

 Rossi (Patt) Voteremo il testo, il momento è serio Ma faremo anche proposte costruttiv­e

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(foto Pretto) Posti di blocco I controlli della polizia locale del Comune di Trento, a pochj passi da Sanseverin­o. Ora le verifiche sugli spostament­i si acuiranno in tutto il Paese

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