Sepultura e il trash metal live al festival di Collalbo
Annunciati i nomi dei protagonisti del «Rock Im Ring» a luglio. Oltre alla band brasiliana gli svedesi Royal Republic e gli australiani The Rumjacks
Il «Rock Im Ring», tradizionale festival musicale altoatesino, annuncia i suoi protagonisti che venerdì 10 e sabato 11 luglio si esibiranno all’Arena Ritten di Collalbo, sull’altopiano del Renon sopra Bolzano. I brasiliani Sepultura, la band fondata dai fratelli Max e Igor Cavalera nel 1984 e diventata un’icona del trash metal mondiale, saranno il nome più atteso di questa ventisettesima edizione. Un festival che nel corso degli anni ha portato sul Renon nomi del calibro di Marky Ramone, Agnostic Front, Soulfly , Juliette Lewis, Pennywise , Suicidal Tendencies, The Dropkick Murphys, In Flames e Flogging Molly. Quest’anno tocca ai Sepultura che, sebbene abbiano vissuto un periodo di declino dopo l’uscita dal gruppo del frontman Max Cavalera nel 1997, restano un punto di riferimento per chi li segue da oltre trent’anni. Dopo il successo dei primi album Schizophrenia (1987) e Beneath the remains (1989), i Sepultura escono dal Brasile per trasferirsi negli Stati Uniti dove incidono Arise (1991) e Chaos A.D. (1993), uno dei migliori dischi thrash-death metal degli anni ‘90. Roots nel 1996 rivoluzionò il suono della band con l’inserimento di ritmi tribali e percussioni proprie degli indigeni brasiliani. All’apice del successo Max Cavalera lasciò la band ma i Sepultura continuarono con Derrick Green alla voce pur senza raggiungere il successo dei dischi precedenti finché nel 2006 lasciò la formazione anche il batterista Igor Cavalera. Per la prima volta al «Rock Im Ring» i Sepultura, che hanno appena pubblicato il nuovo album Quadra (2020), saranno gli headliner di sabato 11 luglio
La band brasiliana dei Sepultura arriverà a Collalbo a luglio per il «Rock Im Ring» nella formazione composta da Derrick Green (voce), Andreas Kisser (chitarra e cori), Paulo Jr. (basso e cori) ed Eloy Casagrande (batteria). Il nome di punta del venerdì sarà quello dei Royal Republic, rock band svedese formata da
Adam Grahn (voce e chitarra), Hannes Irengard (chitarra), Per Andreasson (batteria) e Jonas Almen (basso).
Prima di loro gli australiani The Rumjacks, quintetto capitanato da Frankie McLaughlin, che propone una scatenata miscela di punk, rock e folk di matrice celtica. Sempre folk ma più cantautorale è quello proposto dall’olandese Tim Vantol & Band, che si esibirà nel pomeriggio assieme alle tre formazioni locali The Killbilly’s (Trentino), Shanti Powa (Alto Adige) e Illyrics (Tirolo). Il programma del sabato è ricchissimo con ben quattordici gruppi in scaletta, che partiranno a suonare fin dal primo pomeriggio come i busker sudtirolesi Glump & Plunder e Tasser & Niggl. Spazio poi ai migliori esponenti regionali come Peter Burchia, Shame On Youth, Junk Love e Killjoy (Alto Adige) e James Bach (Tirolo) per poi entrare nel vivo con le band internazionali che scalderanno il palco in attesa dei Sepultura. Dagli Stati Uniti provengono i Legendary Shack Shakers, band rockabilly in attività dal 1995 e guidata dalla voce del carismatico J.D. Wilkes, e i Valient Thorr, quintetto metal che torna al festival. I Planet of Zeus sono la più importante rock band greca e arrivano per la prima volta al «Rock im Ring» per presentare l’ultimo album Faith in Physics
(2019). Al quintetto hardcore francese Rise Of The Northstar, che presenterà il disco
The Legacy of Shi (2018), toccherà l’onore di esibirsi prima dei Sepultura. I biglietti sono disponibili sul circuito www.ticketone.it.