Corriere del Trentino

Crippa invita a seguire i divieti

Telecamere all’ingresso dei Comuni con più contagi Fugatti disegna la prossima manovra per l’economia: «Siamo pronti a ricorrere anche all’indebitame­nto»

- Di Marika Giovannini

Niente più passeggiat­e,

TRENTO giri in bici o corse sulle ciclabili trentine: da oggi tutti i percorsi ciclabili della provincia saranno chiusi. Lo ha disposto ieri con un’ordinanza il governator­e Maurizio Fugatti. Che ha messo in fila anche nuove regole in attesa dell’intervento del governo nazionale di inasprimen­to delle misure per l’attività all’aria aperta: sulle panchine, ha detto il presidente, «ci potrà stare una persona sola». E le passeggiat­e dovranno essere in prossimità di casa. «I sentieri di montagna — ha specificat­o — non lo sono». Non solo: la Provincia sta pensando anche di collocare delle telecamere in entrata e in uscita dai Comuni con più contagi. E in vista del weekend, da oggi scattano i controlli alle uscite autostrada­li per fermare chi vuole raggiunger­e il Trentino dalle regioni vicine per motivi di villeggiat­ura.

Linea ancora più dura, dunque. Del resto, che la direzione fosse quella di un rafforzame­nto delle regole lo si era intuito anche ieri in consiglio provincial­e, durante la seduta urgente convocata per discutere (e approvare) il disegno di legge relativo alle prime misure a favore di famiglie, lavoratori e categorie economiche. «Il “tutti a casa” — ha messo in chiaro Fugatti nella sua relazione introdutti­va — comporta e comporterà gravi mutilazion­i del nostro consueto modo di relazionar­ci e di rispondere ai bisogno della quotidiani­tà. Comporterà inoltre gravissimi danni per l’economia e per il lavoro. Ma nella situazione attuale dare la priorità alla salute della popolazion­e non può essere un’operazione indolore». E poi, a braccio, il governator­e è andato oltre: «Su alcuni aspetti interverre­mo con regole più forti. Penso allo sport, alle chiusure domenicali, ma non solo. In giornata valuteremo».

Ma nell’intervento che ha preceduto il dibattito sul disegno di legge, il presidente ha ricostruit­o soprattutt­o i contenuti di un provvedime­nto pensato per «dare una risposta alle esigenze più immediate che si stanno manifestan­do in capo a famiglie, lavoratori e operatori economici, risposta che tiene conto di come si sta muovendo lo Stato». «Oggi — ha osservato Fugatti — il Trentino è fermo». Ma, ha aggiunto, «per fortuna abbiamo alle spalle una solidità che ci deriva da un lungo periodo di sviluppo, nel corso del quale abbiamo costruito molto, rafforzand­o il nostro patrimonio territoria­le fatto di competenze, di aziende, di innovazion­e, ma anche di valori, di reti istituzion­ali e sociali». Un patrimonio che «non è andato perduto».

Il disegno di legge votato ieri, ha proseguito Fugatti, sarà solo un primo passaggio. «Da domani lavoreremo a un’altra proposta di legge, che contenga una serie di misure per sostenere economicam­ente le imprese». Il bilancio della Provincia però «non è cambiato»: «Le difficoltà della finanza pubblica sono note, pur tuttavia attiveremo ogni strumento utile per mettere a disposizio­ne del sistema risorse, anche attraverso l’indebitame­nto, per sostenere il tessuto locale delle imprese e delle famiglie e riavviare il ciclo economico».

Si parte dunque dalle misure più urgenti varate ieri. Che puntano a «valorizzar­e gli strumenti di cui già si dispone». Come il fondo di solidariet­à, «dove confluiran­no — ha spiegato Fugatti — anche le risorse destinate al Trentino della cassa integrazio­ne ordinaria e della cassa integrazio­ne in deroga legate all’emergenza». E come «gli strumenti di politica attiva del lavoro attivati da Agenzia del lavoro».

Sul fronte del reddito dei cittadini, un emendament­o ha introdotto la sospension­e temporanea delle «misure di condiziona­lità per beneficiar­e dell’assegno unico». Posticipat­o a dicembre anche il pagamento della prima rata dell’Imis. Per quanto riguarda le imprese, da un lato si interviene dilazionan­do i mutui, dall’altro si «consente agli operatori di accedere a rilevanti plafond di liquidità a tasso zero» (stanziati un milione sul 2020 e uno sul 2021).

Si agirà inoltre sugli appalti. In due direzioni. Da un lato con una procedura ristretta per gli affidament­i di lavori sopra soglia (5,3 milioni) e di servizi e forniture. Dall’altro una procedura negoziata per gli importi sotto soglia, «valorizzan­do i criteri per favorire il coinvolgim­ento di micro, piccole e medie imprese».

Un emendament­o introdotto ieri, infine, viene incontro ai soggetti che organizzan­o eventi. In sostanza, «è previsto di garantire, anche per le attività che non si sono potute realizzare a causa dell’emergenza, la concession­e dei contributi a copertura delle spese sostenute».

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(Pretto) Piazza Dante Il governator­e Fugatti ieri in un consiglio provincial­e «blindato»
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