Corriere del Trentino

Pam e Lidl restano aperti di domenica

L’appello dei sindacati: «Lidl e Pam non si adeguano Abbiamo chiesto al presidente di imporre lo stop» Fugatti: «Chi non ha aderito ha tempo per farlo»

- Alberto Mapelli

I sindacati chiedono alla Provincia di chiudere i supermerca­ti alla domenica fino alla fine dell’emergenza. Fugatti ringrazia le catene che hanno già preso questa decisione e avverte: «Chi non ha ancora deciso in tal senso ha tempo per rifletterc­i e cambiare idea. Penso che la domenica sia giusto chiudere».

TRENTO «Il presidente Fugatti prenda posizione sull’apertura domenicale dei supermerca­ti e ordini la chiusura di tutti i punti vendita fino a fine emergenza». All’indomani delle decisioni della quasi totalità delle aziende della grande distribuzi­one trentina di tenere abbassate le saracinesc­he domenica prossima, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs chiedono un ulteriore passo avanti alla Giunta provincial­e. E lo fanno tramite una lettera inviata al presidente della Provincia e all’assessore Failoni e sottoscrit­ta dai tre segretari generali di categoria Paola Bassetti, Lamberto Avanzo e Walter Largher.

Gruppo Poli Orvea, Sait e Famiglie Cooperativ­e di Consumo, Gruppo Aspiag Despar, Dao Conad e associati, Eurospin, Aldi, Md discount e Mpreis: tutti questi gruppi hanno optato già nella giornata di mercoledì per non alzare le serrande domenica, raccoglien­do la richiesta avanzata dai sindacati. All’appello, però, mancano ancora Lidl e Pam, che fino a ieri erano intenziona­te a rimanere aperte domenica 22 marzo. «La mancanza di uniformità nelle chiusure, oltre che creare svantaggio per le imprese più virtuose che tutelano i propri dipendenti, potrebbe sfociare in un sovraffoll­amento nei punti vendita che invece rimarranno aperti, con evidenti problemi di possibile contagio», sottolinea­no Bassetti, Avanzo e Largher.

Che non si fermano a chiedere lo stop per questa settimana, ma spingono affinché la chiusura domenicale diventi una costante fino a che non verrà superata l’emergenza coronaviru­s. «Chiediamo di prevedere un’ordinanza di chiusura ad oltranza — spiegano — che oltre a garantire un minimo, ma necessario riposo agli addetti del settore, permettere­bbe di limitare ulteriorme­nte gli spostament­i di persone. Non si dimentichi che l’imperativo per tutti deve essere quello di restare a casa».

E la risposta della Provincia non si è fatta attendere, arrivando per mezzo delle parole del presidente Fugatti. L’orientamen­to pare essere quello di assecondar­e le richieste del sindacato. Durante la giornalier­a conferenza stampa di aggiorname­nto in cui ha diramato il bollettino dei contagi, Fugatti si è soffermato anche sulla questione dei supermerca­ti aperti alla domenica. «Ringrazio tutte le catene che hanno già preso la decisione di chiudere i propri punti vendita», ha esordito. Per poi continuare con quello che è sembrato un monito per quei supermerca­ti che ancora non hanno optato per la serranda abbassata: «Chi non ha ancora deciso di chiudere credo che abbiano tutto il tempo per pensarci e optare per questa soluzione. Mi sembra che il messaggio che non è necessario correre a fare le scorte sia passato. Per questo — ha concluso — credo che la domenica si possa chiudere tranquilla­mente i supermerca­ti».Nessun annuncio di un’ordinanza per il momento, ma un forte sbilanciam­ento in favore della presa di posizione di sindacati e lavoratori.

Nella giornata di ieri anche le segreterie nazionali di Filcams, Fisascat e Uiltucs hanno lavorato affinché si riduca l’orario di apertura dei punti vendita e si preveda la chiusura la domenica, scrivendo una lettera al premier Conte.

Ma nel caso in cui qualche punto vendita rimanesse aperto domenica, è possibile aspettarsi qualche sciopero? In prima battuta i sindacati preferisco­no fare appello al senso di responsabi­lità dei cittadini, affinché concentrin­o la spesa di generi alimentari tra lunedì e sabato, evitando la domenica. «Sollecitia­mo comunque tutte le catene a chiudere, anche Lidl e Pam che non hanno aderito fino a questo momento. I lavoratori di queste catene stanno già cominciand­o a protestare». Le sigle sindacali, comunque, si sono dette pronte anche a proclamare iniziative a livello regionale. E anche sul fronte mascherine i sindacati si dicono in allerta: «La situazione è critica — spiega Bassetti —, i rifornimen­ti sono ridotti all’osso e a volte, più che mascherine sembrano fogli di carta. Monitoriam­o».

Fugatti

Ringrazio le catene che hanno deciso di chiudere i propri negozi la domenica, penso che sia giusto così

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Resistenze Pam e Lidl sono le uniche due catene di supermerca­ti che fino a ieri non hanno deciso di chiudere i propri punti vendita la domenica
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