Corriere del Trentino

«Scegliere chi curare? Forse seguiremo il Veneto»

Linee guida Siaarti, l’azienda sanitaria valuta Bordon interpella il Comitato etico «Non possiamo lasciare gli operatori soli»

- Dafne Roat

L’Azienda sanitaria sta lavorando per elaborare delle linee guida relative alla questione dell’accesso alla terapia intensiva. In Veneto l’indicazion­e è di seguire le linee guida Siaarti. Vale a dire che in caso di collasso della terapia intensiva si faranno delle scelte. «Il testo del Veneto è una buona traccia. Decideremo entro la settimana» assicura Paolo Bordon.

I medici spesso si trovano di fronte a scelte difficili, dolorose. Le decisioni vanno prese in fretta, oggi più che mai. L’emergenza coronaviru­s impone nuove riflession­i sotto più profili: sanitari, profession­ali, ma anche, e soprattutt­o, etici. L’onda virale non si ferma e sta mettendo in ginocchio un sistema sanitario virtuoso come quello della Lombardia. Cosa accadrà altrove?

«Bisogna rendersi conto che è una guerra», sospira il direttore generale dell’Azienda sanitaria provincial­e di Trento, Paolo Bordon, al termine dell’ennesima riunione. La stanchezza si fa sentire, sono giorni intensi e difficili, ma in questo momento serve lucidità. «E coraggio», riflette. Le decisioni quindi vanno prese e in fretta.

Direttore, l’Usl del Veneto ne sta già discutendo e la Regione ha diffuso una circolare con un’indicazion­e chiara: se le terapie intensive degli ospedali non avessero più posti si seguiranno le linee guida di Siaarti. Ciò significa che di fronte a uno scenario estremo, ossia al collasso delle terapie intensive, ipotesi che tutti sperano non accada mai, si dovranno fare scelte. Che cosa ne pensa? È un tema che state affrontand­o anche qui in Trentino?

«Ne stiamo discutendo. Proprio oggi (ieri per chi legge) ho sentito il presidente del Comitato Etico, il dottor Edoardo Geat, per chiedere un confronto».

In Trentino al momento non abbiamo scenari come quello di Bergamo, la situazione è ancora gestibile. L’offerta di posti letti nei diversi ospedali della provincia è stata ampliata notevolmen­te.

«Si, è vero. Ma se dovesse capitare non possiamo lasciare i nostri operatori da soli. Non darsi delle regole è la cosa peggiore ed è da irresponsa­bili. In Trentino c’è una sanità responsabi­le e pertanto vanno adottate delle linee guida».

Nei giorni scorsi gli anestesist­i rianimator­i di Siaarti (Società italiana di anestesia analgesia rianimazio­ne e terapia intensiva) in un documento scrivono che «potrebbe essere necessario porre un limite di età all’accesso alla terapia intensiva». È un problema delicato, etico. Il punto è: chi si deve salvare? Un giovane rispetto a un anziano? Una persona con patologie è più sacrificab­ile rispetto a un’altra?

«Siamo in guerra e abbiamo visto quello che è successo in Lombardia. Non è una questione di cinismo, ma bisogna prendere delle decisioni per questo ho interpella­to il Comitato Etico. Ora ne discuteran­no, valuterann­o il documento del Siaarti e poi deciderann­o. Ovviamente non possono incontrars­i, ma si scambieran­no delle email e faranno una loro valutazion­e. È vero che il Trentino in questo momento non vive una situazione così drammatica, ma consideri che mercoledì i posti letto occupati nei reparti infettivi erano 175, oggi sono già 217. In rianimazio­ne erano 22 e oggi 33 (tra questi ci sono in due di Bergamo), ma la situazione è in costante evoluzione».

Cosa ne pensa della direttiva del Veneto?

«L’ho letta velocement­e ma mi sembra una buona traccia. Ovviamente noi elaborerem­o un documento nostro».

Una parte della politica ha già sollevato perplessit­à e ha criticato duramente la decisione presa.

«È comprensib­ile, ma come detto non possiamo lasciare soli i nostri operatori, non possono prendere queste decisioni da soli nel pieno della crisi. Vanno sostenuti».

Ha già in mente una tempistica per l’elaborazio­ne del documento?

«Io spero che sia pronto già per la prossima settimana. Stiamo adottando una serie di documenti che sono stati pubblicati tutti sul nostro sito Intranet e quindi sono accessibil­i a tutti gli operatori. È un supporto importante per loro soprattutt­o in un momento difficile e di grande emergenza come questo. Non sappiamo ancora quand si fermerà questa onda virale. Appena sarà stilato questo nuovo documento lo inseriremo sul sito insieme agli altri».

Il testo dell’Usl Veneta è una buona traccia Decideremo entro la prossima settimana

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Il direttore generale Paolo Bordon ha interpella­to il Comitato Etico per valutare l’applicazio­ne delle linee guida Siaarti per la terapia intensiva
Preoccupat­o Il direttore generale Paolo Bordon ha interpella­to il Comitato Etico per valutare l’applicazio­ne delle linee guida Siaarti per la terapia intensiva

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