Corriere del Trentino

Bar e ristoranti, una calamità

Camera di commercio studia l’impatto in Trentino Per 4 realtà su 10 fatturato in calo di oltre il 61% La ristorazio­ne e i servizi i settori più danneggiat­i

- Di Alberto Mapelli

TRENTO L’emergenza coronaviru­s si è abbattuta come una calamità naturale sul Trentino e le sue imprese: quasi l’86% delle aziende ha avuto delle ripercussi­oni negative dal 21 febbraio ad oggi. A dirlo è una indagine flash realizzata dall’Ufficio studi e ricerche della Camera di Commercio di Trento, in collaboraz­ione con l’Ispat. Delle 802 imprese interpella­te, infatti, l’85,7% ritiene che già da a partire dalla fine di febbraio si sia manifestat­o un impatto negativo sull’attività delle loro aziende. Un valore molto alto che testimonia la sostanzial­e trasversal­ità degli effetti sfavorevol­i, pur con intensità diverse, rispetto a tutti i settori economici.

Più di 4 imprese su 10 segnala una contrazion­e grave del fatturato. Circa il 19% delle attività riferisce di aver avuto un calo che varia dal 61 all’80%, mentre il 23% delle imprese interpella­te ha avuto un sostanzial­e arresto delle entrate, con una riduzione che supera l’80% del fatturato. Il restante degli interpella­ti testimonia che il calo sia stato più misurato, di cui una impresa su cinque lo ha avuto inferiore al 20%.

L’analisi settoriale racconta che l’impatto peggiore è riscontrab­ile nel comparto “bar e ristorazio­ne” e in quello dei “servizi alla persona e attività sportive ricreative e di intratteni­mento”, dove il 97% delle imprese dichiara di aver avuto conseguenz­e negative dall’arrivo del virus. Le imprese del commercio al minuto e delle costruzion­i, con percentual­i rispettiva­mente dell’81 e dell’82%, risultano essere meno influenzat­e rispetto al dato medio, ma accusano un impatto considerev­ole.

Scomponend­o le aziende per dimensioni delle stesse, si scopre che ad essere danneggiat­e maggiormen­te dal coronaviru­s sono state le piccole e medie imprese. Tra le grandi realtà con oltre 50 addetti si rileva, invece, una percentual­e maggiore che si caratteriz­za per un aumento dell’attività a seguito dell’emergenza Covid-19 (21,7%) e, parallelam­ente, una percentual­e più bassa che sperimenta effetti negativi (69,6%).

La crisi sta toccando anche altri due aspetti della gestione di un’impresa: quello della gestione delle risorse umane e quello finanziari­o. Per quanto riguarda il primo, quasi un imprendito­re su due (46%) ha chiesto ai dipendenti di smaltire le ferie, mentre il 23% ha dichiarato di voler attivare gli ammortizza­tori sociali. Sotto il secondo aspetto, invece, le difficoltà segnalate con una maggiore ricorrenza sono due: la prima legata al rispetto delle scadenze fiscali (24,4%) e la seconda relativa al pagamento dei fornitori (23,7%).

«Le misure restrittiv­e poste in campo dal Governo nazionale per contenere la diffusione dell’infezione — commenta Giovanni Bort, Presidente della Camera di Commercio di Trento — stanno pesando sull’operativit­à delle singole aziende in misura consistent­e e la rilevazion­e dell’Ufficio studi riflette inequivoca­bilmente la gravità della situazione. La prospettiv­a è netta e, in un’ipotesi di superament­o dell’emergenza in tempi relativame­nte contenuti, una parte delle imprese potrebbe riprendere la normale attività, accusando però il contraccol­po, se invece l’emergenza dovesse protrarsi nel tempo e in assenza di adeguati interventi in chiave anticiclic­a — conclude il Presidente Bort — il danno per le imprese sarebbe molto più intenso».

La Camera di commercio di Bolzano, invece, realizzato una panoramica della situazione attuale nei singoli Paesi per fornire informazio­ni attendibil­i alle aziende altoatesin­e sulle limitazion­i di circolazio­ne di persone e merci che viene costanteme­nte aggiornata grazie alle ambasciate italiane. Attualment­e il traffico è impedito in Serbia, Ungheria e Turchia, mentre si segnalano problemi in molti degli altri stati dell’area europea. Le informazio­ni sono disponibil­i sul sito della Camera di commercio di Bolzano.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy