Cani: né adozioni né abbandoni
TRENTO Non si registrano in Trentino casi di abbandono di cani per il timore (infondato) del contagio da coronavirus, o di adozione per uscire di casa. Lo confermano i veterinari responsabili dei canili di Trento e di Rovereto, strutture chiuse dopo le direttive governative fino al 3 aprile. Attivi solo per casi eccezionali come il recupero di animali scappati. Oppure, come a Rovereto, per consegnare 9 cani le cui pratiche per l’adozione erano già state ultimate prima dell’11 marzo. «Nessuno chiede cani ora, né li abbandona per il timore del contagio, non possibile tra l’altro», spiega il presidente del canile di Rovereto, il veterinario Pierluigi Raffo. «Le attività sono sospese — spiega anche il presidente del canile di Trento Luca Lombardini
— salvo per esigenze inderogabili». Smentendo anche lui le false convinzioni di contagio da parte dei cani.
Per l’emergenza virus intanto sono nati due servizi: uno per la convivenza con i i cani e il loro benessere attraverso un tutor online, l’altro con la custodia gratuita per chi viene ricoverato in ospedale per il Covid-19. Quest’ultimo sorto «grazie al coordinamento tra Umvv (Unità medico veterinari volontari), la Provincia e la Lega nazionale difesa del cane per intervenire qualora qualcuno positivo al coronavirus venga ricoverato», spiega Lombardini. E il veterinario invita tutti «ad aderire all’iniziativa #io resto a casa con il proprio animale: portateli fuori il minimo indispensabile e vicino a casa non in passeggiata — dice — è il momento di tutelarci, la cosa più importante. Il cane sta bene a casa coccolato». Per i presidi dei veterinari vale la regola di «telefonare al veterinario per valutare il caso e non presentarsi se non s ista bene».
Sull’attività dei cani si sofferma anche Raffo che attraverso la sua pagina dottdog.it offre videoconsulenze gratuite per capire e sapere come comportarsi con i cani: «Ci sono tre cose da tamponare: l’insorgenza di stress e l’aggressività legata anche al fatto che ora sono a casa tutto il giorno con i padroni: servono strumenti per ridurre lo stress per evitare episodi di morsicatura: non possiamo permetterci di andare al pronto soccorso ora».