Appello ai ricordi Il museo storico raccoglie testimoni
«#Noirestiamoacasa ma #facciamomemoria»: è questo l’invito che la Fondazione Museo storico del Trentino rivolge a ciascuno di noi in questo momento in cui la nostra quotidianità non solo è scandita dall’osservanza di regole indispensabili, ma spesso segnata dalla lontananza di qualcuno che ci è caro, pensiamo solo ai tanti giovani che lavorano all’estero, o alla solitudine di molti anziani. In questa situazione la Fondazione, che si occupa di ricerca e divulgazione della storia e della memoria della città di Trento, del Trentino e del Tirolo storico, ci esorta a fare un passo che ci proietti oltre il presente: non permettere che questo tempo sfugga senza fermarne vibrazioni, incertezze, ansie ma anche qualche momento più disteso. L’idea é di raccogliere le testimonianze di chiunque voglia partecipare al progetto, coordinato da Sara Zanatta, dottoressa di ricerca in Sociologia e responsabile del progetto presso la stessa Fondazione: un’immagine, un video, un breve racconto, qualche riga che si affaccia alla nostra mente e racconta qualcosa di noi, delle nostre giornate trascorse a casa.
«Insieme ai colleghi e alle colleghe della Fondazione Museo storico del Trentino abbiamo deciso di lanciare la campagna #noirestiamoacasa ma #facciamomemoria. Chiediamo a tutti di condividere la propria esperienza inviandoci immagini, video, testimonianze scritte o audio che raccontino quanto stiamo vivendo, le abitudini che abbiamo cambiato o adattato agli spazi domestici, le difficoltà che stiamo attraversando, le sfide che ci aspettano, le emozioni che si inseguono nella stessa giornata. Credo stia capitando a tutti di alternare momenti di relativa tranquillità, quasi leggerezza, ad altri di timore, tristezza, noia», spiega in tal senso Zanatta. Il progetto nasce dalla consapevolezza dell’importanza di tenere traccia ora e conservare, un’attività che la Fondazione svolge quotidianamente attraverso i suoi archivi. Da citare, tra questi, l’Archivio della scrittura popolare, che in una dimensione di intreccio tra storia e microstoria raccoglie diari, lettere, canzonieri, raccolte di preghiere, e perfino ricettari in una sorta di «Novecento autobiografico». Da non dimenticare anche l’archivio della Cineteca, che conserva i film di famiglia, e oggi preziosi materiali per cogliere i cambiamenti sociali e le trasformazioni del territorio negli anni Cinquanta e Sessanta. Ora la Fondazione guarda all’oggi, pensando però in prospettiva: «L’intento è di allargare lo sguardo al fuori, per individuare gli aspetti che rendono questa situazione più che mai globale, e soprattutto al dopo, pensando a cosa ricorderemo o più facilmente dimenticheremo, a come sapremo raccontarlo e a quali documenti avranno accesso gli storici di domani», conclude Zanatta. È possibile inviare il materiale: con un’email (facciamomemoria@museostorico.it), con un messaggio al numero +39 328 3807029 o in privato sulla posta della pagina Facebook della Fondazione Museo storico del Trentino. Indicare l’oggetto #facciamomemoria, nome e cognome.