Forray: mi alleno con i bimbi la squadra è preoccupata
Il capitano dell’Aquila, Forray: la squadra? Tutti preoccupati, ma niente drammi
«Le riserve in frigorifero stanno finendo, aspetto di terminare tutto e poi andrò a fare la spesa. Se riesco esco una volta alla settimana non di più». Toto Forray, il capitano dell’Aquila Basket, sta rispettando alla lettera le indicazioni per bloccare la diffusione del coronavirus.
Forray come passa queste lunghe giornate?
«Avere due figli piccoli aiuta a tenere impegnate testa e fisico. Non usciamo mai, non ci sono altre soluzioni se si vuole contribuire a risolvere il problema. Con mia moglie ci teniamo costantemente informati e speriamo che tutto possa terminare al più presto».
In Argentina, suo paese natale, come stanno affrontando il Covid - 19?
«Come tutte le nazioni con tanti problemi è più esposta a questi drammi. L’attualità dice che non sono messi con le spalle al muro come l’Italia del nord ma le esigenze e la mentalità del popolo argentino sono diverse. Le scuole e alcune attività hanno già chiuso, spero sia sufficiente».
A casa riesce ad allenarsi?
«Sto attento all’alimentazione, cerco poi di fare qualcosa a corpo libero ma senza esagerare. Ripeto: seguire due bimbi piccoli è faticoso, hanno bisogno di molte attenzioni si tratta di un mantenimento della forma alternativo».
I suoi compagni di squadra come stanno? Vi sentite?
«Ci stiamo tenendo in contatto. Sono tutti preoccupati ma nessuno si è fatto prendere dall’ansia, c’è un equilibrio di base importante».
Anche negli americani?
«Direi di sì, certo loro sono molto più lontani da casa e dai loro affetti però sono consapevoli di quello che sta accadendo. Nessun dramma anche se lo stato d’animo non è dei migliori».
Dovreste tornare in campo il 5 aprile. È ancora possibile?
«Assolutamente no. Spero si possa riprendere il campionato ma non ho davvero idea di quando sarà e, al momento, azzardare qualsiasi ipotesi non ha senso. Quello che stiamo vivendo è in continua evoluzione, giorno dopo giorno gli scenari cambiano, al Nord il contagio è già scoppiato, chi può assicurarci che non arriverà anche al Sud? Tutti speriamo di no ma non si può escludere. Non vorrei essere al posto di chi dovrà decidere».
Spero di riprendere la stagione Non ho idea di quando potrà avvenire
Il 26 marzo è prevista la ripresa dei vostri allenamenti o è stata posticipata?
«No, è ancora fissata quella data, ma era stata decisa quasi due settimane fa e gli scenari sono cambiati parecchio. Attendiamo eventuali novità».
Tornare in palestra con questo clima non sarà facile.
«Dobbiamo sempre pensare a chi sta soffrendo in prima persona o per i propri cari, noi siamo dei privilegiati. Abitiamo a meno di 200 chilometri da città che sono state devastate da questo virus, lo sport di fronte a certi drammi passa in quinto piano. Poi, è il nostro lavoro e torneremo a farlo quando ci verrà chiesto anche se la testa difficilmente potrà essere libera».
Dobbiamo sempre pensare a chi sta soffrendo noi siamo privilegiati