Corriere del Trentino

Gianpietro Vignandel era arrivato da Venezia ed era subito diventato un punto di riferiment­o L’arcivescov­o: «Il suo esempio non sarà cancellato»

Famiglia trentina denunciata perché si stava recando nella sua seconda casa

- Tommaso Di Giannanton­io

TRENTO I villeggian­ti sembrano ormai essersi rassegnati e avrebbero cominciato ad evitare gli spostament­i verso le seconde case. Nella giornata di venerdì, infatti, durante il primo giorno di controlli da parte della polizia nei pressi dei caselli autostrada­li e sulle principali vie di collegamen­to con il Trentino, sono state soltanto 3 le persone denunciate (su 12) che stavano raggiungen­do un’abitazione diversa da quella di residenza. Si tratta oltretutto di 3 componenti di un’unica famiglia residente a Trento che si stavano dirigendo verso la casa di montagna, situata nel territorio provincial­e. Non è stato invece segnalato nessun caso di persone provenient­i da fuori provincia.

E anche per quanto riguarda la giornata di ieri, stando alle attività svolte dai corpi di polizia locale, l’impression­e è che si sia registrata la stessa tendenza, seppur non ci siano ancora numeri ufficiali. «Oggi (ieri, ndr) le strade erano deserte, quasi nessuna persona in giro, pochissime macchine, soltanto qualche raro turista che era a Campiglio e che stava rientrando nella propria abitazione», fa sapere Stefano Bertuzzi, comandante della polizia locale della valle del Chiese. Avrebbe avuto effetto, dunque, la stretta del governo — richiesta già da diversi giorni dalla Provincia — sugli spostament­i «verso abitazioni diverse da quella principale» («nei giorni festivi e prefestivi, nonché in quegli altri che immediatam­ente precedono o seguono tali giorni»).

Intanto, in provincia, la scure dei divieti arriva anche per le attività lavorative eseguite nei cantieri edili, fatti salvi i lavori di pubblica utilità. «Pur consapevol­i dei danni che l’economia subirà da questa situazione — scrive in una nota l’Associazio­ne artigiani del Trentino — preferiamo consigliar­e la tutela della salute delle persone mai così a rischio come in questo momento».

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