Il Bastard sons of Dioniso e quel sound marcatamente rock di «Cambogia»
Sono passati più di tre anni dall’uscita di Cambogia, l’ultimo album in studio dei Bastard Sons of Dioniso. Uscito a dicembre 2017 per Fiabamusic, è il primo dopo la scomparsa del fonico di fiducia Gianluca Vaccaro e la parentesi acustica di Sulla cresta dell’ombra (2016). Un disco marcatamente rock per Michele Vicentini (chitarra e voce), Jacopo Broseghini (basso e voce) e Federico
Sassudelli (batteria e voce) che lo hanno voluto dedicare all’amico Gianluca intitolandolo con l’espressione che il tecnico del suono romano aveva usato la prima volta per definire la loro musica. Non solo Cambogia si presenta come uno dei manifesti dell’album, ma anche il trascinante singolo Non farsi domande e le travolgenti Lasciamo stare i convenevoli Il falegname, riproposta
eanche in una nuova versione con la voce di Davide «Divi» Autelitano dei Ministri. L’unica concessione acustica tra le nove tracce è Venti tornanti, affidata alla voce di Federico Sassudelli e con il testo scritto in collaborazione con Emanuele Lapiana, in arte N.a.n.o. Una canzone che è un atto d’amore per la montagna, dove i tre vivono e trovano ispirazione per le loro composizioni. È visibile su Youtube la versione proposta in diretta dal profilo facebook, suonando ognuno da casa propria, nella performance ribattezzata 40ena Session.(f.na.)