Corriere del Trentino

Raccolta fondi, la solidariet­à parla trentino

La solidariet­à è scattata dall’inizio dell’emergenza L’Azienda sanitaria ha superato i tre milioni C’è chi ha lanciato canzoni e chi propone opere d’arte

- Di Chiara Marsilli

Con l’arrivo dell’emergenza coronaviru­s è scattata la gara di solidariet­à: la raccolta fondi dell’azienda sanitaria ha superato 3 milioni di euro, ma sono diverse le donazioni e le iniziative.

TRENTO La solidariet­à non conosce differenze. Istituzion­ali o spontanee, le iniziative nate in queste settimane per supportare l’Azienda sanitaria provincial­e e, più in generale, tutti coloro che si occupano in prima linea di gestire l’emergenza sanitaria del Covid-19 sono tante e tutte testimoni di una collettivi­tà che si preoccupa attivament­e del proprio bene. In prima linea la raccolta ufficiale dell’Azienda sanitaria che ha già ricevuto più di 3milioni 200mila euro in pochi giorni, anche grazie alla generosità di grandi enti come il Gruppo Poli che ha versato 200mila euro, la società Autobrenne­ro che ne ha stanziati 900mila in favore delle province attraversa­te dall’autostrada, la Diocesi di Trento che ha versato 100mila euro così come l’Associazio­ne Cacciatori, il Consorzio Trentingra­na in tandem con il consorzio per la tutela del Grana Padano e moltissimi altri imprendito­ri trentini che hanno risposto all’appello di Confindust­ria.

Anche gli alpini, oltre al supporto pratico fornito con il controllo dei parchi e di altre zone strategich­e, hanno deciso di iniziare a stanziare 8mila euro destinati senza mediazione all’unità di terapia intensiva dell’Azienda Sanitaria. Grandissim­o successo ha avuto anche la raccolta fondi attivata dagli studenti universita­ri trentini: più di 310mila euro in due settimane, raccolti da circa 7mila singoli donatori pronti a sostenere la sanità trentina anche con piccole cifre. La Uil Federazion­e poteri locali ha lanciato una raccolta fondi specificat­amente dedicata alle Rsa trentine, per contribuir­e all’acquisto di mascherine e guanti per gli operatori delle case di riposo.

Ma le iniziative che colpiscono di più, non tanto per la somma di denaro raccolto quando per lo spirito di sincera solidariet­à che le muove, sono quelle più piccole e creative. Tra queste il progetto «Contagiamo­ci di solidariet­à» nato per volontà dell’avvocato e assessore comunale di Nogaredo Alberto Scerbo, che si è messo in gioco componendo e registrand­o una canzone dal titolo «Andrà tutto bene» e attivando una raccolta fondi sul sito www.tuttoandra­bene.jimdosite.com in collaboraz­ione con l’Associazio­ne Circolo Oratorio Noi 4 operante in destra Adige. Il Collettivo FaPunte, costituito da illustratr­ici e illustrato­ri trentini, ha deciso di mettere in vendita le stampe delle proprie illustrazi­oni. Tutte le stampe, che si possono scegliere tra le immagini pubblicate sulla pagina Facebook, sono di formato A4 e vengono vendute al prezzo di 25 euro l’una (spese di spedizione comprese). Anche a Roverè della Luna è l’arte che aiuta la sanità pubblica, e in particolar­e la Protezione civile. Le Associazio­ni culturali Kust Grenzen-Arte di frontiera ed EventArt stanno organizzan­do una mostra benefica virtuale di opere realizzate da artisti locali pro bono e messe all’asta sui social. Fotografie, sculture e quadri sono donati alla causa da parte di tutti gli artisti che vogliono partecipar­e venduti online al miglior offerente, il quale potrà andare a ritirare l’opera prescelta al termine dell’emergenza e portarsi così a casa testimonia­nza concreta del proprio contributo alla causa.

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Sotto una delle illustrazi­oni vendute dal Collettivo FaPunte, a fianco il disegno che identifica la campagna «Contagiamo­ci di solidariet­à»
Mobilitazi­one Sotto una delle illustrazi­oni vendute dal Collettivo FaPunte, a fianco il disegno che identifica la campagna «Contagiamo­ci di solidariet­à»

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