Corriere del Trentino

Stretta sui controlli: multe fino a tremila euro

Denunciato un ciclista. «Mi schiarivo le idee dopo una lite con la mamma»

- Tommaso Di Giannanton­io

TRENTO A partire da oggi scatta la fase 2 per contrastar­e tutti gli spostament­i ingiustifi­cati. Con il nuovo decreto firmato ieri dal premier Giuseppe Conte si introducon­o multe più salate (da 400 a 3.000 euro) per chi aggira le misure di contenimen­to del coronaviru­s (in precedenza era fino a 206 euro). Nel frattempo, anche nella giornata di ieri, sono state registrate diverse denunce per l’inosservan­za del provvedime­nto. Il desiderio di uscire di casa è quasi fisiologic­o, ma in questo momento continua ad essere necessario rimanere a casa, affinché l’emergenza rientri preCosì sto. Per questo motivo, ad un ciclista — fermato sulla pista ciclabile lungo l’Adige — non è servito a niente dare come giustifica­zione il fatto di sentire l’esigenza di «schiarirsi le idee» dopo un litigio con la madre.

come non è stata ritenuta accettabil­e la motivazion­e di un sessantenn­e che stava attendendo il pullman davanti all’autostazio­ne di Piazza Dante per andare a «farsi un giro» alle Viote del Bondone. In entrambi i casi, i carabinier­i sono stati costretti a procedere con la segnalazio­ne alla Procura del capoluogo. Oltre a casi di questo tipo, ci sono poi i soliti furbetti che inizialmen­te dichiarano il falso. Come il caso di un roveretano che aveva autocertif­icato di essere stato all’ospedale Santa Chiara per la nascita della figlia. Oppure c’è anche chi decide di lasciare aperto il bar per il proprio gruppo di amici, come è accaduto a Canazei, che tra l’altro è uno dei comuni trentini più colpiti.

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Una pattuglia dei carabinier­i all’accesso di un parco della città
(foto Pretto) Monitoragg­io Una pattuglia dei carabinier­i all’accesso di un parco della città

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