Stretta sui controlli: multe fino a tremila euro
Denunciato un ciclista. «Mi schiarivo le idee dopo una lite con la mamma»
TRENTO A partire da oggi scatta la fase 2 per contrastare tutti gli spostamenti ingiustificati. Con il nuovo decreto firmato ieri dal premier Giuseppe Conte si introducono multe più salate (da 400 a 3.000 euro) per chi aggira le misure di contenimento del coronavirus (in precedenza era fino a 206 euro). Nel frattempo, anche nella giornata di ieri, sono state registrate diverse denunce per l’inosservanza del provvedimento. Il desiderio di uscire di casa è quasi fisiologico, ma in questo momento continua ad essere necessario rimanere a casa, affinché l’emergenza rientri preCosì sto. Per questo motivo, ad un ciclista — fermato sulla pista ciclabile lungo l’Adige — non è servito a niente dare come giustificazione il fatto di sentire l’esigenza di «schiarirsi le idee» dopo un litigio con la madre.
come non è stata ritenuta accettabile la motivazione di un sessantenne che stava attendendo il pullman davanti all’autostazione di Piazza Dante per andare a «farsi un giro» alle Viote del Bondone. In entrambi i casi, i carabinieri sono stati costretti a procedere con la segnalazione alla Procura del capoluogo. Oltre a casi di questo tipo, ci sono poi i soliti furbetti che inizialmente dichiarano il falso. Come il caso di un roveretano che aveva autocertificato di essere stato all’ospedale Santa Chiara per la nascita della figlia. Oppure c’è anche chi decide di lasciare aperto il bar per il proprio gruppo di amici, come è accaduto a Canazei, che tra l’altro è uno dei comuni trentini più colpiti.