Prima aggredito e poi picchiato da un hockeista
L’episodio risale all’autunno dell’anno scorso, il ragazzo era stato aggredito in un paese del Trentino da un giocatore di hockey. La richiesta del giovane è di 20.000 euro di danni.
TRENTO Lo avrebbe aggredito, picchiato e trascinato sul selciato senza apparente motivo, nel cuore della notte, davanti a casa. L’episodio è avvenuto in autunno in un paese del Trentino e ha portato la giovane vittima a sporgere denuncia per lesioni contro il suo aggressore, un 25enne giocatore di hockey.
Erano le 4 del mattino quando il ragazzo, difeso dall’avvocato Claudio Tasin, si affaccia con la propria auto sulla strada di casa. Con lui c’è la fidanzata: la giovane coppia ha appena trascorso una bella serata in una discoteca della zona. Una serata come tante altre ma destinata a chiudersi in modo drammatico. I due notano sul ciglio della carreggiata altri tre giovani come loro che chiacchierano. Li conoscono di vista forse, ma nulla più. I tre, secondo la ricostruzione della giovane vittima, iniziano a seguirlo e una volta raggiunto lo prendono a male parole. Poi uno di loro lo colpisce con un pugno in pieno viso. Un colpo tanto forte da far cadere il ragazzo sulla siepe e da fargli perdere i sensi. La fidanzata lo avrebbe subito soccorso e i due si sarebbero allontanati per raggiungere casa che era a pochi metri di distanza. Ma l’aggressore non ne aveva evidentemente abbastanza e avrebbe inseguito la coppia, riuscendo ad assestare altri pugni al ragazzo e addirittura a scaraventarlo per terra togliendogli la giacca. E non sarebbe finita qui: il venticinquenne lo avrebbe trascinato per alcuni metri sul fianco sinistro, impedendogli ogni possibilità di fuga e lasciandolo alla fine con il dorso tutto nudo.
Gli amici dell’aggressore a quel punto sarebbero intervenuti per fermare la sua furia e avrebbero in questo modo consentito alla vittima di scappare e rifugiarsi in casa con la fidanzata. Attimi di paura e terrore, seguiti poi dal timore di avere lesioni gravi: disinfettate le ferite il giovane si è recato al pronto soccorso dove è stato medicato e curato.
Pur trattandosi di un evento che nulla ha a che vedere con lo sport, la società dello sportivo avrebbe inizialmente contattato la famiglia del giovane per cercare un’intesa. Ma poi il dialogo si sarebbe interrotto e quindi il ragazzo ha deciso di sporgere querela per lesioni chiedendo un risarcimento di 20.000 euro.