Attività senza asilo, la Federazione c’è Da domani il piano della Provincia
TRENTO Che sia un segnalibro o una scatola delle emozioni vissute durante la quarantena i bimbi iscritti alle materne gestite dalla Federazione hanno continuato ad avere un filo rosso che li tiene collegati con il mondo del prima. Mentre per i piccoli delle materne gestite direttamente dalla Provincia è in arrivo un piano di attività che prevede anche lezioni on line con i loro maestre e maestri.
È chiaro, gli under 6 non possono (e forse non devono) trascorrere delle ore davanti al pc come fratelli o sorelle più grandi: ma essere piccini non significa non sentire la nostalgia per spazi, luoghi, abitudini e relazioni. Un dato di cui dipendenti e docenti della Federazione guidata dal Giuliano Baldessari e che raccoglie il 62 per cento dei bimbi iscritti alle materne in Trentino (8.729 sui 14.020 totali quest’anno) hanno avuto subito consapevolezza. E sono intervenuti prima «con un’attivazione spontanea da parte delle maestre — spiega Sandra Bucci, dirigente del servizio coordinamento della Federazione — che hanno cercato di dare risposte ai piccoli e di fare sentire il loro calore e la loro vicinanza con piccoli video o messaggi audio, poi con un intervento più organizzato». Non si tratta, secondo la dirigente, di proporre giochi o lavoretti «ma di supportare le insegnanti nella creazione del ponte tra scuola e famiglia, cercando di dare una risposta di valore educativo, che è il nostro ruolo». Le proposte poi andavano in qualche modo inserite «nella progettualità della scuola, collegandole a quello che i bambini hanno lasciato a scuola anche per prepararsi al rientro. Abbiamo poi cercato di fare attenzione a non sovraccaricare le famiglie, già oberate su altri fronti, ma di aiutarle a creare di momenti per stare insieme, costruendo significati». E quindi qualche scuola, che sta lavorando sui libri e sulla lettura di albi illunizza strati, ha chiesto ai piccoli di progettare un segnalibro. Altri insegnanti hanno puntato sui dadi magici: preparano un video in cui i piccoli li vedono lanciare i dadi sulle cui facce ci sono personaggi, luoghi, oggetti. In base a cosa esce i bimbi devono costruire la storia della settimana. Altre ancora hanno chiesto agli alunni di creare una scatola magica in cui mettere oggetti o immagini che si riferiscano a esperienze o conquiste particolari vissute in questi giorni da condividere al rientro.
Non c’è «una piattaforma dedicata; ogni scuola si orgautilizzando o il sito della scuola stessa o una mailing list. C’è grande attenzione al coinvolgimento di tutti i bimbi, anche di chi ha bisogni speciali e alla collegialità, al fatto che le insegnanti lavorino sul progetto di scuola tutte insieme: tutte le scuole sono state coinvolte».
Per i 5.291 bimbi delle materne gestite dalla Provincia, tranne qualche intervento degli insegnanti, fino a ora nulla si era mosso. Ma la Provincia è corsa ai ripari e tra domani e l’inizio della prossima settimana partirà un pacchetto di iniziative dedicato proprio ai più piccoli. «Le materne sono tra le nostre scuole quelle su cui siamo più indietro su questo fronte, sfruttiamo questa occasione anche per portarci avanti. Posto che almeno fino a metà aprile la scuola sarà chiusa — spiega Roberto Ceccato, responsabile del servizio istruzione — stiamo facendo un lavoro che si articola in tre parti: in primo luogo pubblicheremo sul sito Vivoscuola una serie di strumenti per le famiglie, alcuni di natura generale divisi in 5 aree (Fare insieme, Leggerezze, Racconti sul divano, Musica, teatro, poesie e Hello-Alles Gut, esperienze in lingua) per tutti i bimbi anche quelli iscritti alle equiparate. Poi avremo uno strumento più specifico con dei link legati alle scuole e per il quale utilizzeremo la piattaforma G Suite. Infine vorremmo provare a immaginare anche un’attività didattica a distanza».
Il dirigente Ceccato Su Vivoscuola ci saranno attività per tutti divise in 5 aree, dal teatro alle esperienze in lingua, ma anche link per i progetti delle varie scuole