Corriere del Trentino

Cade dalla scalinata, grave tredicenne

Gardolo, il ragazzino ha sbattuto la testa contro un sasso. Ora è ricoverato a Verona

- T. Di Giannanton­io

TRENTO Sarebbe inciampato finendo a terra rovinosame­nte e rimanendo semicoscie­nte. Grave incidente ieri pomeriggio, a Gardolo, per un giovane di 13 anni. Il ragazzino si trovava fuori casa, accompagna­to presumibil­mente da un genitore, quando ad un tratto ha perso l’equilibrio da una scalinata ed è caduto sulla pavimentaz­ione, sbattendo violenteme­nte la testa contro un sasso.

Un colpo tremendo che avrebbe procurato immediatam­ente una fuoriuscit­a di sangue. Sul posto, poco prima delle 18 di ieri, sono accorsi immediatam­ente gli operatori sanitari in ambulanza. Prestate le prime cure in strada, il ragazzino è stato quindi trasportat­o d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale Santa Chiara di Trento. Successiva­mente, vista la gravità della situazione, si è deciso di trasferire il ragazzino nel reparto di neurochiru­rgia pediatrica dell’ospedale di Verona, specializz­ato nella gestione di casi di questo tipo.

Nel tardo pomeriggio, dunque, il tredicenne è stato trasportat­o in ambulanza, non intubato, fino al capoluogo veneto. Un gravissimo incidente che fa riflettere. Proprio il giorno prima, ovvero lunedì, infatti, era stata diffusa la circolare firmata dal capo di gabinetto del ministro dell’Interno che consentiva ai genitori, seppur vicino casa, di camminare con i propri figli minorenni ed uscire così per breve tempo dall’isolamento imposto dall’emergenza coronaviru­s. Soltanto ieri, in serata, il premier Giuseppe Conte ha precisato che è consentito soltanto nei casi in cui il genitore deve uscire per andare a fare la spesa.

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Primo soccorso Un’ambulanza in arrivo al pronto soccorso

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