Il covid-19 fa paura, boom di ansiolitici
Registrato l’11% in più di prodotti per dormire e il +6% di antidepressivi rispetto allo scorso anno Complessivamente distribuito il 20% in più di prodotti
Sono in aumento le richieste di ansiolitici alle farmacie. E aumentano anche le richieste di farmaci a domicilio.
TRENTO Psicofarmaci come ancora di salvezza per affrontare paure e ansie da coronavirus. Per aiutare la salute psichica, in questo momento di difficoltà per la popolazione che affronta incertezze economiche e professionali, ma anche lunghi periodi di segregazione forzata. Ecco che emerge il maggior utilizzo di farmaci per dormire e scacciare le paure, ansiolitici come Tavor, Lexotan e Lorazepan per citarne alcuni, con una vendita aumentata dell’11%, per quanto riguarda i dati che arrivano dalle Farmacie comunali (25 tra Trento e Rovereto sul totale di 150): 9.000 confezioni vendute rispetto alle circa ottomila dello scorso anno nel primo trimestre. Per quanto riguarda gli antidepressivi veri e propri, come Serenase, Seurepin e Paroxetina (i più utilizzati), le prescrizioni sono aumentate del 6%, avendo bisogno questi di un più lungo percorso per essere efficaci, e poi si evidenzia un aumento anche del mondo non chimico con rilassanti come passiflora e valeriana. Tra i farmaci in generale, inoltre, si registrano incrementi di Tachipirina e dei farmaci come la vitamina C e altri integratori vitaminici.
Se dunque, si evidenzia un complessivo aumento delle vendite di farmaci in generale attorno al 20% in più rispetto alla norma nell’ultimo mese, dai dati Unifarm di Ravina (il Gruppo prosegue a ritmo serrato l’attività con 150 persone in smart-working sui complessivi 380 dipendenti), è vero che se da una parte possono essere frutto di una sorta di approvvigionamento per evitare code in farmacia e per limitare le uscite da casa, è anche vero che questa emergenza aumenta gli stati d’ansia.
Lo stesso Marco Ioppi, presidente dell’Ordine dei medici, avverte: «Attenzione non solo allo stato fisico, ma anche alla salute psichica delle persone in questo momento», parlando di restrizioni da modulare in futuro, magari con un’attività fisica limitata.
Dopo un mese di segregazione, infatti, possono emergere l’intolleranza per la convivenza forzata e per la limitazione della libertà, oltre a pensieri per il futuro incerto che, non sapendo il termine dell’emergenza, con l’ aumento dell’ansia vivendo in uno stato di tensione sempre più faticosa. Ecco che gli ansiolitici abbassano questo tipo di tensione. Ma attenzione all’assuefazione e alla dipendenza: anche se in questo momento sembra importante superare la contingenza da affrontare, meglio anche il sostegno degli psicologi. L’Ordine nazionale degli psicologi in questo senso ha messo a disposizione una linea telefonica e un elenco di specialisti per dare una consulenza, anche in Trentino (al sito www.giornatapsicologiastudiaperti.it).
Con l’aumento di farmaci c’è l’aumento costante della distribuzione a domicilio degli over65 dei medicinali, partita il 16 marzo con il servizio delle Farmacie comunali che ad oggi ha avuto 550 richieste, gestendo ora in media 60-65 richieste al giorno, grazie a 15 volontari, un servizio di Spazio argento del Comune. Una disponibilità, gratuita, eseguita in città anche dalle farmacie private. Come la Gallo e la Dall’Armi di Alessandra e Alberto Pattini, partita per prima. «Una decina di consegne al giorno» dice Pattini, mascherina, guanti e sacchetto disinfettato più volte e Pos portatile. «La gente ha paura — ammette il farmacista — è in uno stato d’ansia che percepisco, in molti mi chiedono conforto e informazioni, hanno bisogno di essere rassicurata, noi cerchiamo di farlo sempre».