Tenta la fuga dai controlli: trentino finisce nei guai
Fermato ad un posto di blocco nel bolognese, prima ha provato a scappare e poi, una volta uscito fuori strada, per sfuggire al controllo, avrebbe minacciato di suicidarsi e di infettare i carabinieri con un getto di saliva. Protagonista della vicenda un 53enne di Trento, che ora sarà costretto a tornare in provincia a seguito dell’obbligo di dimora nel comune di residenza. L’inseguimento è cominciato a Castel d’Aiano, a una cinquantina di chilometri dalla città di Bologna. L’uomo era stato fermato a uno dei posti di blocco organizzati dai carabinieri della stazione locale per verificare il rispetto delle norme di contenimento del virus. Invitato a fornire le proprie generalità, il cinquantatreenne ha innestato la marcia ed è partito a forte velocità, tentando di scappare. Ma dopo non appena dieci minuti l’uomo è andato a finire in una scarpata, nella vicina località di Canevaccia. Raggiunto dai carabinieri, si è chiuso in auto, cercando in tutti i modi di allontanare le forze dell’ordine. In un primo momento avrebbe iniziato ad ingerire dei farmaci minacciando il suicidio. E poi, dopo essersi dichiarato positivo al coronavirus (mentendo), avrebbe minacciato anche di sputare addosso ai carabinieri se non lo avessero lasciato libero. Ma i militari non si sono fatti intimorire e sono riusciti a tirarlo fuori dall’auto, richiedendo l’intervento dei vigili del fuoco e dei sanitari, che hanno visitato l’uomo. Nella sua auto sono stati ritrovati anche cinque quadri di probabile provenienza illecita, che sono stati sequestrati. L’uomo è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e sanzionato per essersi spostato senza valido motivo.