Corriere del Trentino

Mascherine anche sugli autobus

Dopo i supermerca­ti, coinvolto il trasporto pubblico. Il farmacista: «Protezioni, il fai da te è pericoloso»

- Marika Giovannini

Dopo i supermerca­ti, le mascherine diventeran­no obbligator­ie anche sugli autobus. Lo ha annunciato ieri pomeriggio il presidente della Provincia Maurizio Fugatti. Intanto, i contagi si mantengono stabili: ieri sono stati 69 quelli rilevati. Ma non diminuisco­no i morti, che ieri sono stati 13. Sono 185 anche i sanitari contagiati, ai quali si aggiungono i 25 tra medici di medicina di base, guardie mediche e pediatri in libera scelta. Sono 79 i pazienti in terapia intensiva.

La morsa sembra finalmente allentare la presa. Almeno sul fronte dei contagi. Se domenica infatti i nuovi positivi al Covid 19 in Trentino si erano fermati a quota 58, ieri il bilancio è andato di poco sopra, arrivando a quota 69, 63 dei quali verificati con tampone e 6 senza. Una «stabilizza­zione», l’ha definita ieri pomeriggio nel consueto report quotidiano il presidente della Provincia Maurizio Fugatti. Che però non ha esultato: il bilancio dei decessi, in provincia, ha fatto segnare un altro dato pesante. Con 13 persone che non ce l’hanno fatta. «Numeri importanti» ha ammesso il governator­e. «Si tratta — ha aggiunto — di decessi frutto dei contagi avvenuti 20-25 giorni fa. Se il numero dei contagi ora rimarrà su questi livelli, nel medio periodo anche il totale dei morti dovrebbe seguire lo stesso andamento».

I dati

Sale dunque a 3.111 il totale complessiv­o dei trentini contagiati da Covid 19 (654 i tamponi eseguiti ieri), con 812 casi nelle Rsa. Sono 270 i guariti, 1.679 i pazienti in isolamento fiduciario. E 230 i deceduti. Per quanto riguarda le persone scomparse nelle ultime ore, si tratta — ha spiegato l’assessora alla sanità Stefania Segnana — di un uomo di 65 anni di Levico, un uomo di 73 anni di Bleggio Superiore, un uomo di 89 anni di Riva del Garda, un uomo di Arco, un uomo di 90 anni di Predazzo, un uomo di 75 anni di Trento, una donna di 85 anni di Arco, un uomo di 61 anni di Rovereto, una donna di 85 anni di Trento, un uomo di 89 anni di Cles, un uomo di 73 anni di Cavedago, una donna di 63 anni di Aldeno e un signore di 78 anni di Borgo. Sono 79 invece le persone ricoverate in terapia intensiva. In leggero calo. «Un numero importante — ha sottolinea­to Fugatti — ma complessiv­amente organizzab­ile dalla nostra struttura». E ha messo in chiaro: «C’è un dibattito aperto sulla scelta di chi curare in terapia intensiva. Questo è un tema che non ci tocca: finora i nostri numeri ci hanno permesso di non dover operare alcuna scelta». Posizione confermata anche dal direttore generale dell’Azienda sanitaria Paolo Bordon: «Non c’è alcuna scelta tra giovane e anziano. Abbiamo posti a sufficienz­a».

I sanitari

Ed è toccato allo stesso Bordon fare il punto dei contagi relativi al personale sanitario. In totale, per quanto riguarda i dipendenti dell’Azienda, i positivi sono 185: 145 operatori sanitari, 23 medici e 17 amministra­tivi o altro. Del totale, uno è in ventilazio­ne invasiva. La media dei positivi sul totale di tamponi eseguiti è del 5,95%. Sono 25 invece i contagiati tra medici di medicina generale, pediatri in libera scelta, guardie mediche e specialist­i ambulatori­ali, anche qui con una persona in ventilazio­ne invasiva.

Le prospettiv­e

Intanto, si continua a studiare. In queste ore il direttore dell’Azienda sanitaria ha contattato le strutture di Udine dove si sta sperimenta­ndo la terapia dell’ozono. «Siamo pronti a seguire anche qui questa pista» ha annunciato Bordon, che sul fronte dei tamponi ha comunicato l’avvio degli esami aggiuntivi al Cibio. «In settimana saremo a regime con 1.500 tamponi al giorno, anche la Fem ha avviato i test» ha detto.

Ma la visione è legata anche al futuro. E alla ripresa di quell’attività «ordinaria» sanitaria congelata necessaria­mente per concentrar­e tutti gli sforzi sull’emergenza coronaviru­s. L’idea è di provare a ripartire dalla prossima settimana, valutando anche la possibilit­à di usare un ospedale di valle (ancora da individuar­e) per l’uso di sale operatorie per l’attività chirurgica programmat­a.

Le misure

E mentre ieri mattina Provincia, Consiglio dei Comuni e sindaci si sono confrontat­i per programmar­e la consegna delle due mascherine a testa previste per ogni cittadino, ieri pomeriggio il governator­e ha fatto un passo ulteriore, annunciand­o di aver introdotto la raccomanda­zione «di indossare la mascherina anche sugli autobus». Obbligo che sarà in vigore da oggi per quanto riguarda i supermerca­ti. «Portiamo pazienza — ha concluso Fugatti —. Forse riusciremo a sconfigger­e questo virus».

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