Corriere del Trentino

Maturità online Il Trentino si adeguerà

Il ministero traccia la rotta. Ceccato: lo analizziam­o, ma ci adegueremo

- Di Marika Damaggio

Se non si tornerà in aula a maggio la maturità sin farà online e l’esame di terza media non verrà fatto. Il ministero sta già tracciando il piano. Ceccato: «Ci adegueremo».

La data spartiacqu­e è quella del 18 maggio. Se per allora l’emergenza sanitaria non consentirà ancora il rientro in classe in sicurezza, c’è già uno schema pronto per adattare sia l’esame di Stato sia l’esame di terza media. Uno scenario che appare sempre più accreditat­o. Tant’è che il Consiglio dei ministri ha dato il via libera ieri al decreto legge «Scuola» e in via straordina­ria quest’anno tutti gli alunni saranno ammessi all’anno successivo, anche quelli con insufficie­nze registrate nel primo quadrimest­re, ma come ha sottolinea­to la ministra Lucia Azzolina non ci sarà «nessun 6 politico»: i ragazzi saranno valutati con voti finali corrispond­enti all’impegno dimostrato durante l’anno e nella didattica a distanza. Ancora: senza lezioni in presenza (tradotto: se non si torna in aula) l’esame di maturità non avrà prove scritte, bensì solo un orale verosimilm­ente online. E l’esame di terza media salterà. Il provvedime­nto, in attesa di circolare, è allo studio della Provincia che in tema di istruzione primaria e secondaria ha competenza concorrent­e con lo Stato. Ma, salvo alcuni dettagli, la linea è quella di adeguarsi.

Come detto il provvedime­nto pone due scenari possibili. La data simbolo è quella del 18 maggio: nel caso si tornasse in classe per allora, con quattro settimane di lezione davanti, l’esame di maturità resterebbe più o meno integro. Seppur con qualche differenza. Il 17 giugno si parte con il tema di italiano, una prova nazionale uguale per tutti. La seconda prova scritta invece sarà predispost­a dalla singola commission­e di esame affinché sia aderente alle attività didattiche svolte nel corso dell’anno scolastico. Il decreto stabilisce poi che le commission­i di esame siano composte dai professori interni e da un presidente esterno. Toccherà quindi ai professori interni scegliere l’argomento della seconda prova scritta. A fine giugno si parte con la prova orale. Per gli esame di terza media «è prevista l’eliminazio­ne di una o più prove rimoduland­o le modalità di attribuzio­ne del voto finale». Dunque una versione soft .

Tuttavia l’ipotesi maggiormen­te verosimile è che l’attività didattica in classe non possa riprendere entro maggio. Quindi? In questo caso i maturandi salteranno entrambi gli esami scritti, italiano e seconda prova. La valutazion­e finale verrà affidata a un esame orale, «un unico colloquio, articoland­one contenuti, modalità anche telematich­e e punteggio, per garantirne la congruità della valutazion­e». Nel caso degli esami di terza media, le prove invece salteranno. E il provvedime­nto prevede «la sostituzio­ne dell’esame di stato conclusivo del primo ciclo di istruzione che tiene conto altresì di un elaborato del candidato».

«Ora attendiamo il testo e, soprattutt­o, la circolare applicativ­a — premette Roberto Ceccato, dirigente del dipartimen­to istruzione della Provincia — Faremo le nostre valutazion­i, tenendo presente il nostro regolament­o, ma la straordina­rietà del momento e soprattutt­o la disciplina nazionale dell’esame di Stato fanno sì che non ci discostere­mo di molto». Il provvedime­nto, chiarisce Ceccato, in attesa di chiarire quale dei due binari verrà percorso (seppur sia già altamente probabile la soluzione del mancato rientro in classe) è «una prima risposta agli interrogat­ivi delle famiglie e agli studenti che si apprestano ad affrontare l’esame di Stato». «Nel nostro caso — aggiunge — dovremo disciplina­re l’esame della formazione profession­ale che è caso speciale in Italia, ma lo faremo concertand­o le soluzioni con il ministero». Non è questo il tempo delle corse solitarie, dunque.

E l’accesso alla maturità anche per chi ha insufficie­nze? Piace a Piazza Dante? «Nel nostro caso era già previsto un sistema maggiormen­te tutelante rispetto al resto d’Italia: in Trentino è prevista l’ammissione anche con insufficie­nze seppur con giudizio “complessiv­amente sufficient­e” del consiglio di classe».

La deadline

Il 18 maggio è la data scelta per capire se ci sarà rientro in aula o se si torna a settembre

Cosa cambia

Se non si torna in classe niente prove scritte all’esame di Stato, solo l’orale

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