«Sostituire l’auto con bike sharing e mobilità dolce»
Una mobilità dolce, sostenibile e a prova di coronavirus. La bicicletta si candida a mezzo di trasporto del futuro: «La bici non inquina, consente di muoversi nel rispetto del distanziamento e fa bene alla salute — riassume la sezione trentina della Federazione italiana Ambiente e Bicicletta —. Terminata l’emergenza, la mobilità attiva sarà fondamentale per gli spostamenti in sicurezza. Con il trasporto pubblico ridotto sarà importante elaborare delle strategie per evitare un ritorno in massa all’utilizzo dell’automobile privata». In ogni angolo del pianeta gli amministratori stanno iniziando a progettare ciclabili. «Se debitamente potenziata, una parte importante dei passeggeri che abbandoneranno il trasporto pubblico potrà essere assorbita da modi di trasporto attivi e sostenibili — suggerisce l’associazione —. La ridotta capacità dei mezzi pubblici potrebbe offrire la possibilità di incentivare il trasporto della bicicletta a bordo, in particolare per i pendolari». Tra le altre idee, anche il potenziamento del bike sharing, facilitazioni economiche per l’acquisto di bici e uno schema di rimborso chilometrico per chi raggiunge i luoghi di studio o di lavoro in bici: «È compito della politica trasformare questa emergenza in un’opportunità di sviluppo economico e sociale».
L’opportunità «Per evitare un ritorno di massa al mezzo privato si promuovano nuove strategie»