Südtirol festival Merano Cappello: «Si riparte, concerti da fine agosto»
Il direttore della manifestazione: il tema sarà la pace
Andreas Cappello, docente di piano, è il deus ex machina e direttore del Südtirol festival di Merano. Fino a pochi anni fa il nome del festival e del calendario estivo di concerti era «Settimane musicali meranesi». «Ma ci voleva un titolo più immediato e riconoscibile», rivela Cappello.
Nel programma (ancora però congelato dalle misure per l’emergenza coronavirus www.meranofestival.com) l’astro russo della direzione Valery Gergiev dovrebbe dirigere il 25 e il 26 agosto la World Orchestra of peace. Il primo settembre, attesissimo in una chiesa che probabilmente non sarà più quella di Santo Spirito, ecco poi Mario Brunello con un concerto per violoncello e violoncello piccolo. E tante serate musicali fino al 20 settembre.
Maestro Cappello, il Südtirol festival di Merano che lei dirige, si farà?
«Dobbiamo ipotizzare gli scenari più diversi. Vero è che dovremmo partire negli ultimi giorni di agosto. E agosto è ancora lontano. Dipende da quali saranno le disposizioni de governo in materia di salute e di prevenzione».
Sono già stati cancellati alcuni concerti?
«Se mancherà il pubblico, avremo ovviamente un finanziamento minore. Alcune orchestre e alcuni solisti provengono da nazioni da cui non potrebbero raggiungere Merano, a causa dei regolamenti internazionali sui viaggi. Poi, potrebbero rimanere in vigore i divieti di riunione di più persone. Per decisioni definitive, dobbiamo aspettare la fine di maggio».
Pensa che si riuscirà a ripartire con i concerti dal vivo?
«Certo. In ogni caso, in questo momento ho nove scenari diversi per articolare il calendario del Südtirol festival di Merano».
Questa è una edizione speciale: la numero 35.
«L’abbiamo curata con attenzione particolare, come si può immaginare. E penso che siamo riusciti a proporre un cartellone molto prestigioso».
Quali sono i punti forti della programmazione?
«Il primo è l’anniversario di Beethoven, con i 250 anni dal
la nascita. Con esecuzioni da parte delle orchestre invitate delle Sinfonie 3, 4, 5, 6, 7. E poi la dedica di questa edizione al tema della pace. L’orchestra della serata inaugurale a sua volta festeggia i 25 anni dalla fondazione con Sir Georg Solti ».
Un cartellone molto ricco
«Il maestro Gergiev dovrebbe essere presente in tre occasioni. Poi, la grande solista del violino Patricia Kopatchinskaja insieme con Giovanni Antonini al flauto e anche come direttore. E senza dimenticare Ivan Fischer sul podio della Budapest Festival orchestra, la Philarmonia di Londra e altri ancora».
Il programma ha tutta musica portatrice di un messaggio che potrebbe dare anche conforto agli spettatori.
Cosa sta leggendo e che musica ascolta in questo periodo di stop forzato a casa?
«A casa, sto molto con mia figlia di dieci anni e con la famiglia. Ma da sempre ho in casa anche il mio ufficio. Ho trovato poco tempo per la lettura e poi insegno in teleconferenza. Consiglio invece come ascolto le musiche di Morten Lauridsen, compositore e maestro di coro e quelle di Voices 8. Da noi a Merano, sono previsti dal vivo il 13 e il 18 settembre. Ma ascoltarli prima, magari scoprendoli o riscoprendoli, potrebbe essere una gioia per l’animo».