Corriere del Trentino

Parrucchie­ri e alberghi: pronti ma senza linee guida non si apre

I sindacati contro Failoni: fatto un pasticcio, richiami l’Inail al tavolo. Spinelli: per loro Roma ci ha superato

- A. D.

TRENTO Il caos sui protocolli che strabilisc­ono le distanze da tenere in bar e ristoranti viene denunciato anche dai sindacati. Mentre albergator­i , parrucchie­ri ed estetisti restano in attesa di certezze.

«Evidenteme­nte l’assessore Failoni — attaccano Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti segretari generali di Cgil, Cisl e Uil — noto anche per essere l’albergator­e che ospita il capitano Salvini nelle sue vacanze, è abituato a gestire altri tipi di tavoli rispetto a quelli provincial­i sulla sicurezza. Il vero problema non sono i sindacati, ma la dichiahann­o assenza dei rappresent­anti dell’Inail, che rende zoppa e incerta l’efficacia delle linee guida provincial­i sulla riapertura di ristoranti e negozi in Trentino. Ora, anche grazie alla sua gestione confusa, per tanti imprendito­ri la riapertura rischia di trasformar­si in un enorme caos, senza certezza sulle regole da applicare e dunque delle sanzioni cui si può andare incontro, senza pensare — ed la cosa che più ci preoccupa — al rischio per la salute di dipendenti e clienti. Per fortuna, a tempo di record, oggi Comitato tecnicosci­entifico nazionale e Inail pubblicato le prescrizio­ni per la tutela della salute nel settore della ristorazio­ne. Ora si può, anzi si deve, armonizzar­e subito il documento provincial­e con quello nazionale. Ricordiamo alla giunta — chiosano Grosselli, Bezzi e Alotti — che la legge della Provincia di Bolzano sulle riaperture è stata impugnata dallo Stato anche sulla parte riguardant­e le regole per la tutela della salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro. Neppure l’articolo 30 del disegno di legge provincial­e, approvato domenica mattina, permette deroghe ai protocolli e alle linee guida nazionali. Quindi è indispensa­bile riconvocar­e immediatam­ente l’Inail al Comitato di coordiname­nto salute e sicurezza e rimediare velocement­e al caos che si sta creando». L’assessore allo sviluppo economico Achille Spinelli però non ci sta: «In realtà a questo tavolo siedono 33 soggetti, non è facile trovare un’intesa. È un peccato che, avendo questo strumento dell’autonomia nato nel 2009, non lo abbiamo utilizzato per come ci è stato consegnato e si sia preferito farci superare da Roma; potevamo elaborare regole tagliate su base locale e prestare più attenzione all’esigenze dell’economia. I sindacati, che hanno invocato il modello Alto Adige sui cantieri, non lo hanno più richiamato nei loro discorsi — conclude — Quanto ai protocolli, per negozi e altri esercizi pubblici l’Inail ha detto che arriverann­o tutti giovedì». Sul fronte della ristorazio­ne anche Spinelli si rimbocca le maniche: «Ci stiamo lavorando. Si possono escogitare delle soluzioni, dai plexiglass ad altre misure di separazion­e, che consentano ai locali di riaprire in sicurezza. Capiamo davvero lo sconforto degli imprendito­ri».

E in attesa dei protocolli sono anche albergator­i, parrucchie­ri ed estetisti. «Tutta la categoria è in crisi — afferma il presidente degli acconciato­ri Nicola Benedetti — Perché non abbiamo ancora i protocolli ufficializ­zati. Forse avremo indicazion­i dal tavolo conrata

Family Audit Piazza Dante ha scritto alle organizzaz­ioni per chiedere fondi per le famiglie senza aiuti

vocato per domani (oggi, ndr). Ci sono, dal 10 aprile, delle indicazion­i di Confartigi­anato nazionale ma restano dei consigli. Noi siamo pronti a riaprire lunedì. Ma è essenziale e urgente avere queste misure da parte dell’Inail, il cui parere è cruciale, e della Provincia». Anche gli albergator­i scalpitano. «Di numeri ne abbiamo letti fin troppi — afferma il presidente Gianni Battaiola — serve chiarezza affinché si possa capire quali misure vanno applicate». Sulla riapertura però alza le mani: «Lo ribadisco, noi siamo aperti, ma non abbiamo date, perché non dipende da noi: finché non c’è mobilità cosa apriamo a fare?».

Intanto ieri tutte le organizzaz­ioni Family Audit del Trentino si sono viste recapitare da Piazza Dante, che gli aiuti in di solito li eroga, una lettera che le invita alla campagna «Energia e fiato per le famiglie trentine», con lo scopo di raccoglier­e denaro per quei «nuclei familiari, per i quali non è previsto alcun intervento di sostegno al reddito».

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Agguerriti Da sinistra Walter Alotti, Michele Bezzi e Andrea Grosselli segretari di Uil, Cisl e Cgil

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